Non ce l'ha fatta Ulderico Esposito. Il tabaccaio di 52 anni aggredito lo scorso 9 giugno da un nigeriano all’interno della stazione metropolitana di Chaiano è deceduto in ospedale, dopo un mese di agonia. Era ricoversato all'ospedale Cardarelli per emorragia cerebrale e le sue condizioni erano apparse subito gravi. L'uomo era stato aggredito da un immigrato, un 36enne, ceh gli aveva dato un forte pugno in testa. L'immigrato è stato bloccato, anche grazie all'aiuto delle guardie giurate, subito dopo l'aggressione ed arrestato con l'accusa di aggressione e lesioni gravi, reato destinato ora a trasformarsi in omicidio preterintenzionale. Le indagini sono state fatte dal Commissariato Scampia di Napoli, diretto dal primo dirigente Bruno Mandanto, che ha competenza anche su Chiaiano. Il pm della Procura di Napoli ha disposto l'esame autoptico sulla salma di Esposito.
Il cordoglio
Decine i messaggi di cordoglio postati sulle pagine social da amici, familiari e rappresentanti istituzionali. “Con immenso dispiacere – scrive il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro sulla sua pagina Facebook – apprendo la notizia della scomparsa di Ulderico, il nostro amico tabaccaio. La città di Mugnano si stringe intorno alla moglie, alle figlie e a tutti quelli che gli vogliono bene”. “Sono vicino a nome di tutta la città alla famiglia di Ulderico Esposito, il tabaccaio aggredito lo scorso 9 giugno all'interno della stazione Chiaiano della Linea 1 della metropolitana. Ne sono affranto e voglio rinnovare a tutti loro la fraterna solidarietà di tutta Napoli. Continueremo a stare accanto alla moglie e ai figli di Ulderico, non saranno mai soli”, ha scritto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Il tabaccaio aggredito a Napoli da un richiedente asilo nigeriano è morto: era successo lo scorso 9 giugno e grazie al decreto Sicurezza l'immigrato sarebbe stato espulso. Ora è in carcere e speriamo in una pena esemplare. Quando rimetterà il piede fuori da galera, tra molti anni, sarà subito espulso”, ha annunciato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, tramite tweet.