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Due forti scosse al largo del Giappone. Ma nessuna allerta tsunami

Due forti scosse di terremoto di magnitudo 6.9 e 5.7 si sono verificate al largo delle coste nordorientali del Giappone, non lontano dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, tristemente nota per l’incidente del marzo 2011 causato dallo tsunami che seguì un evento tellurico in mare. Per scongiurare i rischi connessi a un nuovo possibile maremoto le autorità nipponiche dopo il primo sisma di oggi hanno ordinato l’evacuazione delle città più vicine all’epicentro.

“Attenzione, non avvicinatevi alle coste, non andate a vedere la situazione e fermate qualsiasi attività in corso lungo il litorale”, aveva avvertito l’Agenzia meteo, temendo onde fino a un metro di altezza. La rete televisiva pubblica Nhk ha immediatamente interrotto le trasmissioni per trasmettere il messaggio. Le variazioni di livello delle acque di sono poi rivelate di dimensioni minori, tra i 10 e i 20 centimetri. Non è stata lanciata quindi nessuna allerta su possibili onde anomale. Il terremoto è stato registrato alla profondità di circa 50 chilometri.

La posizione geografica del Giappone rende il Paese particolarmente soggetto a questi eventi naturali. Scosse sono registrate quasi ogni giorno e non provocano mai grandi danni. Grazie anche a un edilizia all’avanguardia che mette al riparo il Sol Levante e i suoi cittadini. Questo ovviamente non vale per gli tsunami che non possono essere contrastati in nessun modo. Nel 2011 fu proprio il mare a causare il maggior numero di vittime: più di 15mila

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