Arrestate mio figlio” è il grido disperato di una mamma che si è incatenata all’ingresso della procura di Nocera Inferiore per chiedere aiuto all’autorità giudiziaria. La storia, purtroppo, parrebbe simile a tante altre: un figlio pregiudicato e tossicodipendente che non riesce, o forse non vuole, liberarsi dalle sue catene e che, poco a poco, risucchia nel suo vortice negativo fatto di droga e illegalità, tutta la famiglia.
La vicenda
Il giovane in questione, secondo le informazioni raccolte, è un trentenne che si trova agli arresti domiciliari da qualche mese in un appartamento di proprietà di un familiare, adiacente a quello in cui vive la mamma con un altro figlio, ancora minorenne. Sulle sue spalle reati come rapine e maltrattamenti.
Deve averne provate molte questa mamma per cercare di salvare suo figlio, prima di urlare a squarciagola di arrestare suo figlio prima che la uccida. Grido ascoltato: il ragazzo avrebbe forzato l’ingresso della casa della mamma e piazzandola una bombola a gas per saltare in aria l'abitazione, ma le forze dell’ordine sarebbero intervenute in tempo, evitando il peggio.
Il Gip ha accolto la richiesta della Procura, dando il via libera ai carabinieri di Angri per il trasferimento in carcere