Sono 687 i bambini che questa mattina non si sono seduti ai loro banchi a causa del crollo avvenuto ieri nella scuola elementare Enrico Pessina di Ostuni (Brindisi), dove due bambini sono rimasti feriti, a causa del l’intonaco che si è staccato dal soffitto, mentre una maestra scivolando sui detriti si è fratturata una gamba.
L’intero edificio è stato chiuso su ordinanza del sindaco di Ostuni, ma le autorità avevano già disposto il sequestro dell’immobile. Polizia e vigili del fuoco hanno ascoltato vari testimoni e poi hanno acquisito tutta la documentazione riguardante l’appalto da un milione e quattrocentomila euro per la ristrutturazione della scuola, chiusa nel 2010 per i lavori e riaperta 2015, dopo le vacanze natalizie.
“Siamo contenti che le forze dell’ordine e la procura abbiano avviato indagini che stanno già individuando responsabili. – ha dichiarato il sottosegretario all’istruzione, con delega all’edilizia scolastica, Davide Faraone – Rispetto a questo, anche il Miur sta facendo la sua indagine, intanto per individuare i responsabili di questa vicenda. Ce ne capitano settimanalmente, purtroppo, di casi simili”.
Intanto per il 22 aprile è previsto che venga pubblicato un rapporto sull’anagrafe scolastica, ossia verrà reso pubblico a tutto il Paese quale è la condizione in cui versano gli istituti. “La conoscenza della situazione degli istituti – ha concluso Faraone – è precondizione necessaria per poter intervenire e agire con determinazione”.