Oggi sono state ritrovate migliaia di ossa, dunque si ipotizza la presenza di decine di persone”. é stupore quello che traspare dalla voce del genetista della famiglia Orlandi, Giorgio Portera, all'uscita dal cimitero Teutonico dopo l'apertura di due botole collocate sotto una pavimentazione all'interno del Campo Santo e contenti ossa umane. “Il fatto che siano ossa non catalogate e buttate in un ossario, anzi in una cavità, rende più difficile e più lungo l'accertamento – spiega il genetista su Quotidiano.net -. Spero che oltre all'accertamento strumentale e medico legale ci possa essere la possibilità di avere riscontri da qualche documento che ci dica queste centinaia, migliaia di ossa perché sono lì e da quanto tempo sono all'interno di questa cavità”. “Non ci aspettavamo di trovare così tante ossa. Sono state ritrovate ossa piccole e grandi e soprattutto ossa craniche che sono riconducibili a soggetti adulti e non adulti“.
Operazioni concluse
Si sono concluse oggi alle ore 15 le operazioni al Campo Santo Teutonico, nella Città del Vaticano, relativamente alle indagini sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. In un'area nelle vicinanze delle tombe delle due principesse Sophie von Hohenlohe e Carlotta Federica di Mecklenburgo, ispezionate lo scorso 11 luglio con esiti negativi, il professor Giovanni Arcudi e il suo team, alla presenza del perito di fiducia della famiglia Orlandi, hanno estrapolati i resti presenti negli ossari per sottoporli a una prima valutazione.
Le nuove operazioni
I campionamenti continueranno anche settimana prossima, il 27 luglio. Nello specifico, l'operazione del team è un'analisi morfologica dei resti stipati negli ossari volti all'identificazione degli stessi. L'idea è rintracciare nei frammenti i corpi delle due principesse, morte due secoli fa, e con tutta probabilità spostate, tra gli anni Sessanta e Settanta in diversa sede, per consentire i lavori di ampliamento del campo santo, stando a quanto risulta agli atti del Pontificio Collegio Teutonico.
Il circo di Nerone
L'ossario si trova tra la Basilica di San Pietro e l'aula Paolo VI, in un'area anticamente occupata dal Circo di Nerone. Sin dal suo smantellamento, la zona venne interessata da sepolture e questo proverebbe la presenza di ossari antecedenti quello sottoposto a indagini. Come ha spiegato il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessadro Gisotti: “I resti vengono analizzati e studiati in loco già in queste ore dal professor Giovanni Arcudi e dal suo staff, alla presenza del perito di fiducia nominato dalla famiglia Orlandi, secondo protocolli riconosciuti a livello internazionale. Non è possibile prevedere, al momento, i tempi di durata per concludere tali operazioni al fine di completare l’analisi morfologica dei resti ritrovati negli ossari” aggiungendo, inoltre, che “con questa nuova attività peritale, dopo le operazioni dell’11 luglio scorso, si evidenzia ancora una volta la disponibilità della Santa Sede verso la famiglia Orlandi. Disponibilità dimostrata, fin dall’inizio, nell’accogliere la richiesta di verifiche nel Campo Santo Teutonico pur sulla base di una mera segnalazione anonima”.