E’ stato condannato a cinque anni di carcere per complicità nello stermino nazista Reinhold Hanning, un ex guardia delle SS ad Auschwitz. Hanning, 94 anni, è stato protagonista di uno degli ultimi processi riguardanti la Shoah. Egli, ha concluso la Corte, “era consapevole che ad Auschwitz persone innocenti venivano uccise ogni giorno nelle camere a gas”.
Quando il processo era ormai alle ultime battute, a fine aprile scorso, Hanning aveva ammesso di essere stato “in silenzio per tutta la vita”. “Mi dispiace davvero – aveva aggiunto- e mi dolgo di aver ubbidito a un’organizzazione criminale responsabile della morte di molti innocenti, per la distruzione di famiglie, la sofferenza delle vittime e dei loro parenti. Mi vergogno di aver permesso che tutto questo avvenisse e di non aver fatto nulla per impedirlo”.
Reinhold Hanning era addetto alla sorveglianza nel campo, dove rimase fino all’estate del 1944. Qui, secondo diversi testimoni, ha sorvegliato il sistematico sterminio di almeno 170.000 prigionieri, dall’ingresso nelle camere a gas fino alle fucilazioni di massa.
Al processo erano presenti alcuni sopravvissuti ebrei del campo di sterminio, che hanno testimoniato contro la guardia delle SS. Tra questi il 90enne Justin Sonder, che con la voce tremolante, ha descritto i momenti di angoscia e terrore vissuti durante le selezioni in cui si è “salvato” perché reputato in grado di lavorare da Hanning.
La redazione si scusa per l’errore commesso al momento della stesura dell’articolo da subito rettificato.