Oggi si celebra la “Giornata Internazionale della Famiglia”. Il 1994 l’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti (ONU) ha proclamato il 15 maggio Giorno della Famiglia definita come un “fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”.
Da parte italiana, la Costituzione, all’articolo 29, afferma: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societร naturale fondata sul matrimonio [โฆ] sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unitร familiare”. I modelli familiari, pur soggetti a trasformazioni nelle diverse epoche e col mutare delle consuetudini sociali, costituiscono a tutti gli effetti “un gruppo sociale fondamentale”.
Papa Francesco e la famiglia
Papa Francesco, nella sua Esortazione Apostolica del 2016 Amoris Laetitia, esordisce scrivendo al primo punto: “La gioia dellโamore che si vive nelle famiglie รจ anche il giubilo della Chiesa” creando un parallelismo indissolubile non solo tra famiglia e societร ma anche tra famiglia e Dio.
“L’immagine di Dio ha come parallelo esplicativo la coppia maschio e femmina. La coppia che ama e genera la vita รจ la vera scultura vivente (non quella di pietra o dโoro che il Decalogo proibisce), capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciรฒ lโamore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtร intime di Dio”, spiega il Papa.
La famiglia, dunque, come luogo privilegiato dell’amore fecondo. Nel giorno dedicato alla famiglia, ne parliamo su InTerri.it con un padre speciale, controcorrente: il papร di una famigli numerosa. Ecco l’intervista a Mario Sberna, bresciano, presidente insieme alla moglie Egle dell’Associazione Nazionale delle Famiglie Numerose (ANFN).
L’intervista a Mario Sberna
Perchรฉ รจ ancora importante dedicare una giornata alla famiglia?
“Premesso che lโItalia, purtroppo, รจ tra i pochi Paesi al mondo ad aver sottoscritto ma non deliberato lโistituzione della Giornata della famiglia, decisa dalle Nazioni Unite fin dal lontano 1994, sarebbe importante dedicare una giornata alla famiglia per ricordare a tutti da dove veniamo, per ringraziare di essere venuti e poi di essere stati cresciuti, educati, amati, curati. La famiglia รจ la cellula prima e fondamentale della societร , costruita quindi intorno alle famiglie, grazie alle famiglie, con le famiglie. Celebrare la famiglia significa celebrare le proprie radici, il presente e il futuro. La famiglia รจ donata a tutti, compreso a coloro che la contrastano, compreso a coloro che la sciupano”.
Lei con sua moglie Egle รจ presidente di ANFN. Qual รจ la vostra storia?
“Siamo innamorati, sposi da 37 anni, crediamo nellโindissolubilitร del matrimonio: un amore unico, totale, fedele e fecondo. Nel 1992 siamo partiti per quattro anni in Brasile come volontari in un progetto di cooperazione e sviluppo: avevamo solo un figlio, siamo tornati con due. Egle ha ripreso il suo lavoro (assistente domiciliare anziani e diversamente abili), io ho lavorato per tre anni in un organismo di volontariato e, dal 1998, allโUfficio Missionario della Curia di Brescia, poi Economo del Seminario diocesano e Responsabile di una Cooperativa sociale per lโinserimento lavorativo di persone svantaggiate. Oggi siamo la coppia responsabile dellโUfficio di Pastorale familiare della nostra Diocesi. Abbiamo messo al mondo altre due figlie e accolto col tempo tre figlioli in affido familiare, in tempi diversi, per parecchi anni. Dal 2017 Egle รจ anche Presidente del Centro Aiuto alla Vita di Brescia”.
Cosa si intende per famiglia numerosa e quante sono in Italia?
“Per famiglia numerosa si intende quella composta da uno o due genitori con tre o piรน figli, compresi i figli adottivi e gli affidati. In Italia, le famiglie numerose sono in rapido declino: nel 1971 quelle formate da cinque componenti o piรน erano 3.437.440 e rappresentavano il 21,5% del totale delleย famiglieย residenti. Nel 2019 se ne contano solo 1.318.804 e costituiscono poco piรน del 5% delleย famiglie censite. Nel complesso, il numero di famiglie, in 50 anni, รจ aumentato di quasi 10 milioni di unitร . Ma questo fatto non deve ingannare, perchรฉ lโaumento รจ avvenuto soprattutto a scapito del numero medio di componenti, che รจ sceso da 3,35 del 1971 a 2,29”.
Quali sono i principali nemici della famiglia oggi?
“Anzitutto il denaro. Spendiamo in media venti volte piรน che negli anni โ60, quel che era lusso oggi รจ necessitร , i desideri sono brama, il consumo lโimperativo. Compriamo ciรฒ di cui non abbiamo bisogno, col denaro che non abbiamo, per impressionare persone che nemmeno conosciamo. Si privilegia lโavere sullโessere, le cose sulla relazione. La sobrietร รจ scomparsa dai media, nelle scuole, nelle piazze e lโedonismo avanza: cosรฌ non ci si apre alla vita, non si condivide, non si gioisce e soffre insieme e diventiamo tante monadi, tante isole, scollegate e autoreferenziali. Una umanitร consumata dai propri consumi. Materialismo, consumismo, egoismo, edonismo: siamo sempre lรฌ, i mali che non sappiamo sconfiggere. Perchรฉ se condividi una cosa questa ti si riduce ed รจ per questo che lโego rifiuta di condividerla; se invece condividi amore, questo si moltiplica, ed รจ per questo che la famiglia รจ il bene piรน grande e quindi il principale nemico dellโego”.
Cosa fa e cosa chiede alle Istituzioni lโANFN per la famiglia?
“Lโassociazione รจ composta da artigiani della vita quotidiana: sappiamo con poco far crescere il molto, con costanza, sobrietร e meraviglia. Lo sappiamo fare con gli altri e per gli altri, nel piรน puro stile del servizio, gratuito e disinteressato, condividendo dolori e piaceri delle e con le famiglie associate. Che sono ancora tantissime, molte migliaia con molte migliaia di figli. Che possono trovare qualche scorciatoia attraverso convenzioni, solidarietร intra-associativa, feste e incontri, approfondimenti e suggerimenti, o anche solo abbracciandosi e ascoltandosi. Insomma: una famiglia di famiglie. Alle Istituzioni chiediamo giustizia, equitร e ascolto: magari se ascolti gli altri, qualcosa alla fine lo impari davvero. Invece, a partire dai Ministri, che il nome lo devono al latino โminimoโ, cioรจ a servizio degli altri, abbiamo al contrario a che fare spesso con persone prepotenti e supponenti, piuttosto indisposte a mettere in discussione le proprie indistruttibili idee. Lo stesso dicasi per Governatori, Assessori, Sindaci. Non tutti, certo, ma poichรฉ il bene non fa notizia, emergono sempre i peggiori. Che le sbagliano tutte”.
Denatalitร e aborto, quale rapporto?
“La ringrazio per la domanda, รจ la prima volta che una giornalista mi evidenzia il legame. Lei sa bene infatti che lโaborto, la soppressione legalizzata di un essere innocente, รจ argomento intangibile in Italia e non solo: la lobby abortista infatti รจ proprietaria dellโintelletto di intere classi politiche, giornalistiche, attoriali e imprenditoriali, ormai completamente cieche allโevidenza. Se si pensa che si vorrebbe togliere lโobiezione di coscienza ai medici che, forti del giuramento di Ippocrate si rifiutano di uccidere un essere umano, capiamo bene il livello di obnubilamento cui siamo arrivati. Il rapporto invece cโรจ ed รจ fortissimo ed รจ da sempre: penso a Pua e Sifra, le due levatrici raccontante in Esodo, che obiettarono allโordine abortista del Faraone e impedirono lo sterminio. Oggi le dichiarazioni di imprenditori e imprenditrici che rifiutano assunzioni di donne giovani a rischio gravidanza o sovvenzionano lโaborto di dipendenti o familiari, ci dice quanto una gravidanza nella societร occidentale sia indesiderata, contrastata, violentata. Ha a che fare con quanto dicevamo prima: materialismo, consumismo, egoismo, edonismo. E finisce per farti divinizzare lโoro, te stesso, il tuo cane”.
Il Santo Padre Francesco nelle udienze del mercoledรฌ mette spesso al centro la famiglia. In questo periodo sta incentrato le catechesi sulla figura degli anziani. Qual รจ il ruolo degli anziani nelle famiglie? Peso o ricchezza per i familiari?
“Papa Francesco come sappiamo ha scritto lโEsortazione Apostolica Amoris Laetitia sulla gioia dellโamore che si vive nelle famiglie. Eโ un testo di straordinaria bellezza, non ancora accolto e approfondito abbastanza dal popolo di Dio. Anche lรฌ, col suo solito sguardo paterno e amorevole, il Papa ci dice che le famiglie sane rispettano gli anziani, li circondano di affetto e li considerano una benedizione. Famiglie che non conoscono la cultura dello scarto, dellโinutile, del dimenticatoio: sono le famiglie belle, capaci di ricordare โ cioรจ riportare al cuore โ quanto da quegli anziani รจ stato fatto in passato con amore e dedizione. E poi lโattenzione e la cura dei propri anziani รจ necessaria per coltivare la saggezza, la sapienza, le radici. Senza dimenticare, noi genitori di famiglia numerosa lo ricordiamo bene, quanto preziosa รจ stata la presenza dei propri genitori, i nonni, nellโaccudire i nostri bimbi piccoli mentre eravamo al lavoro. Oggi che talvolta la loro mente cede il passo alla nebbia, o che le gambe non vogliono proprio muoversi o gli occhi vedere, restano dolci ricordi, delicate carezze, mani che si stringono ancora per dire, ancora una volta, grazie, grazie per tutto il bene donato, per tutta una vita donata, per tutto lโamore profuso”.
Cosa direbbe oggi alle giovani coppie?
“Alle giovani coppie oggi faccio un invito: voi siete dono di qualcuno e dono per qualcuno. Donate la vita: di fronte a tanta meraviglia, che supera ogni piรน gioiosa immaginazione, di fronte alla nascita di un bimbo non cโรจ incanto piรน grande su questa terra. Cosรฌ, grazie ad un bimbo, nascerร una mamma, nascerร un papร . Apritevi alla vita, non abbiate timore: non esiste esperienza piรน dolce, gioiosa, meravigliosa che il diventare genitori”.