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I petroldollari del Qatar per la crescita culturale di Venezia

Sembra un controsenso che una città turistica e culturale per eccellenza come Venezia possa aver bisogno di finanziamenti per crescere. Eppure, la splendida città lagunare potrebbe presto contare su un “pozzo di petroldollari” per rendere il suo aspetto ancor più attraente e scintillante. Almeno questa sembra la strada imboccata in seguito all’incontro avvenuto tra il sindaco Luigi Brugnaro e Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, conosciuta in tutto il mondo come la “Regina dell’arte“, sbarcata in Laguna in occasione del Festival del Cinema. La 34enne sorella dell’emiro del Qatar, infatti, è la direttrice della Qatar Museums Authority e da anni lavora, e spende, per sviluppare il settore dell’arte e della cultura. Doha punta a diventare un hub internazionale in questo campo e Al-Mayassa non lesina gli sforzi, forte anche del miliardo di dollari l’anno che, secondo Bloomberg, ha a disposizione per l’acquisizione di importanti opere d’arte. Nel tempo è riuscita ad aggiudicarsi, per cifre da capogiro, quadri di Paul Gauguin, Paul Cezanne e Andy Warhol, tra gli altri, insieme a opere di Damien Hirst e Francis Bacon.
Già nel 2013 era stata posta dalla rivista ArtReview sul podio della Power 100, la classifica annuale delle persone più influenti nell’Artsystem mondiale. Con Brugnaro la sceicca ha parlato di “cooperazione culturale congiunta”. Lo ha riferito la stessa Al-Mayassa con un tweet. Come ha sottolineato lo staff del primo cittadino, sempre su Twitter, nell’incontro si è discusso di “cultura e sviluppo della città“.

Quali sono gli obiettivi dell’amministrazione, civica col sostegno del centrodestra, guidata dal 2015 dall’imprenditore e proprietario della squadra di basket campione d’Italia? Brugnaro ha più volte indicato il Lido, Murano e Porto Marghera come le tre eccellenze di Venezia da rilanciare con investimenti privati. E di investimenti, il Qatar – dotato di uno dei fondi sovrani più ricchi al mondo – negli ultimi anni non ne ha fatti pochi, principalmente nei settori del lusso, della moda e del turismo, dai magazzini Harrods di Londra a Louis Vuitton, Tiffany, Porsche, fino a Volkswagen, Rosneft, Shell, Credit Suisse e Barclays, oltre alla squadra di calcio Paris Saint Germain. In Italia Doha ha investito a Milano, con il progetto immobiliare Porta Nuova, possiede l’Hotel Gallia, insieme al Four Season a Firenze, il Baglioni e l’Excelsior a Roma, insieme ad alcuni palazzi di pregio, senza contare gli alberghi di lusso in Costa Smeralda costruiti dall’Aga Khan e poi trasferiti alla Starwood.

Dunque una partnership che potrebbe portare presto in Laguna investimenti consistenti per esaltare le grandi potenzialità culturali di Venezia.

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