I NOSTRI SOCIAL

13 C
Cittร  del Vaticano
La voce degli ultimi
venerdรฌ Marzo 14 2025

Cocina: โ€œSoluzioni immediate e a lungo termine per combattere la crisi idricaโ€

Salvo Cocina, capo della Protezione Civile Sicilia, intervistato da Interris.it mette in evidenza i diversi aspetti della crisi idrica nell'isola - la peggiore da anni - e le strategie adottate per affrontarla: "La situazione รจ complessa, ma con uno sforzo collettivo e interventi mirati, รจ possibile migliorare le condizioni attuali e superare in futuro questo problema"

collage cocina
A sinistra: crisi idrica. Credit: CARLO CARINO BY AI MID. A destra: Salvo Cocina, capo della Protezione Civile Sicilia. Foto: Protezione Civile Sicilia

La Sicilia sta affrontando una delle piรน gravi crisi idriche della sua storia recente. La scarsitร  di precipitazioni, insieme a problemi strutturali e allโ€™impatto del cambiamento climatico, ha messo a dura prova le riserve idriche della regione, in particolare nelle province centrali e occidentali. Con la siccitร  che persiste da anni, molte aree sono costrette a razionare lโ€™acqua attraverso turnazioni, e lโ€™agricoltura sta subendo pesanti perdite. In questa intervista a Interris.it, Salvo Cocina, capo della Protezione Civile regionale, discute le cause della crisi, le misure adottate per affrontarla, e il ruolo che i cittadini e le autoritร  locali possono svolgere in questa difficile battaglia.

Lโ€™intervista al capo della protezione civile regionale, Salvo Cocina:

Quali sono attualmente le aree della Sicilia che stanno soffrendo maggiormente per la crisi idrica?

โ€œLe aree maggiormente colpite dalla crisi idrica in Sicilia sono quelle della parte centrale, in particolare le province di Enna, Caltanissetta e Agrigento. In misura minore, anche le province di Palermo e Trapani e la zona tirrenica di Messina sono interessate. La crisi รจ meno grave nella Sicilia orientale, quindi a Ragusa, Siracusa, Catania e nella Messina ionica. Questo รจ dovuto principalmente al fatto che lโ€™abbassamento delle falde e dei pozzi รจ meno marcato in queste areeโ€.

Quali sono le cause della crisi idrica? 

โ€œLe cause principali sono ambientali. Non piove in modo adeguato da circa quattro anni. Negli ultimi tre anni, abbiamo visto una riduzione delle precipitazioni, ma รจ stata particolarmente drammatica nella stagione 2023-2024. Le piccole piogge che ci sono state non sono state sufficienti a riempire gli invasi. La Sicilia centrale e occidentale si approvvigiona principalmente attraverso gli invasi, che sono rimasti a livelli minimi. Alcuni sono addirittura esauriti. Al contrario, la Sicilia orientale non dipende dagli invasi ma dai pozzi, quindi non ha risentito in modo grave del fenomenoโ€.

Foto di Troy Mortier su Unsplash

Cโ€™รจ anche una componente umana?

โ€œSรฌ perchรฉ ci sono dei problemi strutturali, come perdite nelle reti di distribuzione, che in media ammontano al 50%. Infatti, in alcuni comuni della provincia di Enna, dove le reti sono state rinnovate, queste perdite sono state drasticamente ridotte e il problema รจ meno forteโ€.

Cosa sono le turnazioni?

โ€œIn alcune zone lโ€™acqua arriva nei comuni solo in determinati giorni: per esempio, una volta ogni tre giorni, una volta ogni sette giorni o una volta ogni dieci giorni. Questi sono i punti critici della situazione. In alcuni comuni della Sicilia orientale non cโ€™รจ crisi, non ci sono turnazioni e non ci sono problemi di riduzione della pressione. Inoltre, le strutture alberghiere, ricettive e sanitarie spesso dispongono di serbatoi di riserva, quindi questo fenomeno non ha un impatto diretto sugli utenti finaliโ€.

I cambiamenti climatici hanno un ruolo in questa crisi?

โ€œAssolutamente sรฌ. Le temperature molto elevate aumentano sia i consumi sia lโ€™evaporazione dai bacini. Questo ha effetti negativi non solo sulla siccitร  ma anche sullโ€™agricoltura. Per garantire lโ€™acqua potabile nelle province colpite, abbiamo dovuto ridurre la disponibilitร  di acqua per lโ€™agricoltura, causando danni significativi alle coltivazioniโ€.

Credit: CARLO CARINO BY AI MID

Qual รจ il ruolo della Protezione Civile in questo contesto di crisi?

โ€œLa Protezione Civile non puรฒ risolvere problemi infrastrutturali che si sono accumulati in 30 anni, ma puรฒ intervenire in due modi per aiutare nellโ€™immediato la popolazione: fornendo servizi di autobotti per i comuni e realizzando nuovi pozzi e acquedotti, riutilizzando pozzi esistenti. Questi interventi mirano a portare piรน acqua alle reti nel breve termine, ovvero entro 3-6 mesi. Abbiamo giร  in corso di realizzazione oltre il 50% degli interventi di un primo piano approvato a giugno, finanziato con 20 milioni dalla Protezione Civile nazionale, dichiarato stato di emergenza a maggio. Inoltre, la Regione ha aggiunto altri 28 milioni di euroโ€.

State anche considerando lโ€™uso di dissalatori?

โ€œSรฌ, stiamo riattivando i dissalatori a Gela e Porto Empedocle. Negli anni โ€™90 e 2000, questi impianti furono dismessi perchรฉ lโ€™acqua dei dissalatori costava molto rispetto a quella degli che si riusciva a raccogliere con gli invasi. Oggi piove molto meno e gli invasi in molte zone non sono piรน sufficienti. In questo momento, dunque, i dissalatori rappresentano una fonte indipendente dalla pioggia. Sebbene i costi siano elevati, ci aiuterebbero a garantire lโ€™approvvigionamento idricoโ€.

Avete altri progetti sul tavolo?

โ€œSรฌ, stiamo lavorando per aumentare la capacitร  di invaso delle dighe. Questo ci permetterร  di accumulare piรน acqua durante le piogge per coprire i lunghi periodi di siccitร . Purtroppo, questi sono interventi a lungo termine che richiedono anni per la loro realizzazione a causa delle procedure ambientali e delle approvazioni complesseโ€.

Dissalatore. Credit: CARLO CARINO BY AI MID

Pensa che la situazione possa migliorare con il tempo?

โ€œรˆ una battaglia lunga, ma puรฒ essere vinta se tutti facciamo la nostra parte. La crisi รจ anche dovuta al fatto che chi doveva fare le opere non le ha completate in tempo. Abbiamo invitato i sindaci a prendere misure straordinarie, a monitorare il territorio e a intervenire rapidamente. Dobbiamo affrontare la crisi con la stessa determinazione con cui abbiamo affrontato lโ€™emergenza Covid-19, unendo le forze per superare questo momento criticoโ€.

Come vede il ruolo della cittadinanza in questa situazione?

โ€œCruciale. รˆ essenziale che i cittadini siano responsabili nellโ€™uso delle risorse idriche. Lโ€™acqua non dovrebbe essere sprecata per pulire cortili o innaffiare prati quando รจ scarsa. Abbiamo bisogno dello sforzo congiunto di tutti, dai cittadini ai volontari, per affrontare questa emergenza. In questo modo, riusciremo a mitigare gli effetti negativi e superare lโ€™estateโ€.

La strategia della Regione prevede una cabina di regia per affrontare la crisi?

โ€œSรฌ, il Presidente della Regione ha istituito una cabina di regia con tutte le competenze regionali per governare il fenomeno in modo unitario e coordinato. Lโ€™obiettivo รจ approvare progetti che possano avere effetti immediati o comunque entro ottobre, per prolungare la disponibilitร  di acqua fino a gennaio, sperando nelle piogge invernali. Stiamo lavorando su interventi a breve termine, come lโ€™assistenza con autobotti e riparazioni immediate, e su progetti a medio termine, come i dissalatori. รˆ una sfida impegnativa, ma con la collaborazione di tutti possiamo superarlaโ€.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario