E’ toccato a mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, presentare la nuova iniziativa editoriale dell’Osservatore Romano, ovvero l’edizione settimanale del giornale della Santa Sede. L’arcivescovo ha raccontato di aver imparato “da quel giornale a conoscere il Vaticano. Mi ricordo di un prete: monsignor Angelini e siccome in famiglia mi chiamavano Angelino mi piaceva questo nome e spesso tornava questo prete… Era un giornale che entrava in casa e faceva amare il Papa. Mi pare che sia la novità nella continuità, una costante nella Chiesa, che sa cogliere i momenti giusti per proporsi con delle novità”. Becciu ha sottolineato che si tratta di una vera e propria sfida perché “insistere sul cartaceo significa andare controcorrente. A tutti piace il web, ma anche stare in poltrona con un caffè e leggere il giornale. E’ una sfida sia perché si insiste sul cartaceo sia per i temi che vuole trattare e per il bacino dei lettori. Il settimanale conferma lo stile del quotidiano, si fa portavoce della parola del Papa ma con la peculiarità di aprirsi al mondo, come lo stesso Papa, ai non credenti e ai laici, con i quali ci sono punti comuni come la passione per l’ecologia, la passione per portare la pace e i collegamenti con le zone di guerra fanno risaltare la missione del Papa e la sua insistenza per la pace”.
Ma perché comprare proprio l’Osservatore Romano per informarsi su temi come pace, cura del creato, ruolo della donna, immigrazione quando l’offerta è già ampia? “Per la testata” – ha risposto semplicemente il direttore Gian Maria Vian, rimarcandone l’autorevolezza. “Il sostegno della Segreteria di Stato – ha aggiunto – è stato fondamentale per il giornale che mantiene la sua caratteristica fondamentale ovvero la capacità di farsi eco dell’insegnamento papale. Con questa iniziativa – che esiste dal 1948 – cercheremo di sanare un punto debole de L’Osservatore Romano, cioè la diffusone tradizionale”.
“Ciascuna sezione – ha specificato il direttore – sarà arricchita da nuove rubriche nelle quali si alterneranno laici e cattolici (Luciano Violante e Antonio Zanardi Landi per l’internazionale, Dario Fertilio e Roberto Righetto per l’attualità culturale), e contributi scritti da esponenti di religioni e confessioni cristiane diverse (il marocchino Zouhir Louassini, Anna Foa, ebrea, Marcelo Figueroa, protestante, e il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia), con una meditazione di Enzo Bianchi sul brano evangelico domenicale. Questo – ha concluso Vian – è risultato di un lavoro di squadra, e sono particolarmente grato alle colleghe del mensile”.