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“Rendiamo il mondo un posto degno dei bambini”

Oggi, mentre sul mondo soffiano venti di guerra, il Natale ci richiama al segno del Bambino, e a riconoscerlo nei volti dei bambini, specialmente” in quelli “del Medio Oriente, che continuano a soffrire per l’acuirsi delle tensioni tra Israeliani e Palestinesi”. Affacciandosi dalla loggia centrale della basilica di San Pietro, Papa Francesco lancia un appello per la pace in Medio Oriente. Invoca la grazia della pace “per Gerusalemme e per tutta la Terra Santa”, e lancia un appello alla comunità internazionale affinché tutti siano “animati dalla buona volontà di aiutare quella martoriata terra a trovare, nonostante i gravi ostacoli, la concordia, la giustizia e la sicurezza che da lungo tempo attende”. Nella benedizione Urbi et Orbi, ovvero alla città e al mondo, di questo Natale, lo sguardo del Pontefice è rivolto in particolare a tutte quelle nazioni che vedono comparire davanti ai loro occhi lo spettro della guerra: prega per la Corea del Nord, per l' “amata Siria”, per il Venezuela, per l'Ucraina e l'Africa.

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Nel volto dei bambini quello di Dio

Poi l'invito a riconoscere il volto di Gesù Bambino in quello dei piccoli “i cui genitori non hanno un lavoro e faticano a offrire ai figli un avvenire sicuro e sereno. E in quelli a cui è stata rubata l’infanzia, obbligati a lavorare fin da piccoli o arruolati come soldati da mercenari senza scrupoli”. Ma anche a riconoscerlo nei volti dei tanti “migranti forzati che mettono a rischio perfino la vita per affrontare viaggi estenuanti che talvolta finiscono in tragedia”. Infine, ricordando il suuo recente viaggio in Asia, rivolge un accorato appello ai Capi di Stato affinchè “la Comunità internazionale non cessi di adoperarsi perché la dignità delle minoranze presenti” in Myanmar “sia adeguatamente tutelata. Gesù conosce bene il dolore di non essere accolto e la fatica di non avere un luogo dove poter poggiare il capo. Il nostro cuore non sia chiuso come lo furono le case di Betlemme”.

E conclude: “Accogliamo nel Bambino Gesù l’amore di Dio fatto uomo per noi, e impegniamoci, con la sua grazia, a rendere il nostro mondo più umano, più degno dei bambini di oggi e di domani“.

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