Il Santo Padre ha ricevuto in udienza i responsabili del “Congrès Mission” e ha rimarcato la necessità di essere “pellegrini di speranza”.
Le parole del Santo Padre
“I giovani sono i primi pellegrini della speranza! Hanno sete di significato, di autenticità e di incontri veri. Ma state attenti, cercate che i giovani si incontrino con gli anziani, perché anche gli anziani sono testimoni della speranza”. Lo ha detto Papa Francesco ai responsabili di “Congrès Mission”, ricevuti stamani in udienza in Vaticano. “I giovani, quando vanno dagli anziani, ricevano qualche missione speciale. Fate questo lavoro, che è molto importante – ha aggiunto -. Aiutate i giovani a scoprire Cristo, perché Cristo è la risposta. Aiutateli a crescere nella fede, a osare scelte coraggiose e a diventare anch’essi discepoli missionari di Gesù, testimoni viventi del Vangelo.
Artigiani di speranza
Trasmettete loro l’audacia di sognare un mondo più fraterno e accompagnateli, affinché diventino artigiani di speranza nelle loro famiglie, nelle scuole e nei luoghi di lavoro”. Ricordando che “la speranza è spesso messa alla prova” per via della “guerra” e delle “tante ingiustizie”, o “l’individualismo”, il Papa ha affermato che “tutto questo genera spesso il dubbio, la paura del futuro e tante volte la disperazione”. “Ma noi cristiani portiamo una certezza: Cristo è la nostra speranza. Lui è la porta della speranza, sempre.
Un dono da condividere
Egli è la buona notizia per questo mondo! E questa speranza – è curioso – non ci appartiene: la speranza non è un possesso da mettere in tasca. No, non ci appartiene. È un dono da condividere, una luce da trasmettere. E se la speranza non si condivide, cade”.