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Il Meeting di Rimini ai tempi del Covid, il Papa: “Tutti accomunati dalla pandemia”

Al via l'appuntamento numero 41 del Meeting per l'Amicizia fra i popoli di Comunione e liberazione. Il messaggio del Santo Padre, firmato dal card. Parolin: "Ci siamo ritrovati nella stessa barca, fragili e disorientati"

Edizione numero 41 del Meeting per l’Amicizia fra i popoli, al via a Rimini con l’organizzazione, come ogni anno, di Comunione e liberazione. Incontro atteso, nonostante le limitazioni imposte dal Covid-19, ma forse anche per questo un’occasione di ulteriore incontro e riflessione. Prerogative del Meeting, al centro del messaggio che Papa Francesco, attraverso il cardinale segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha rivolto al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, e ai partecipanti. “Chi non si è scoperto accomunato agli altri dall’esperienza drammatica della pandemia? Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati”.

Dedizione e impegno

“La tempesta”, ha ricordato il Santo Padre, “smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita”. Come scritto nella lettera a firma del cardinal Parolin, inoltre, “nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell’esistenza”.

“Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno. Lo stesso sentimento ricco di affetto per i propri studenti ha permesso a molti insegnanti di accogliere la fatica della didattica a distanza, assicurando la conclusione dell’anno scolastico. E ugualmente ha consentito a tanti di ritrovare nei volti e nella presenza dei familiari la forza per affrontare disagi e fatiche”.

La capacità di stupirsi

Anche per questo, “il tema del prossimo Meeting (“Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime”, ndr) costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore. Come non provare un sentimento originario di meraviglia davanti allo spettacolo di un paesaggio di montagna, o ascoltando musiche che fanno vibrare l’anima, o semplicemente di fronte all’esistenza di chi ci ama e al dono del creato? Lo stupore è davvero la strada per cogliere i segni del sublime, cioè di quel Mistero che costituisce la radice e il fondamento di tutte le cose”.

“Infatti, ‘non solo il cuore dell’uomo si presenta come un segno, ma anche l’intera realtà. Per interrogarsi di fronte ai segni è necessaria una capacità estremamente umana, la prima che abbiamo come uomini e donne: lo stupore, la capacità di stupirsi, come la chiama Giussani. Solo lo stupore conosce'”.

Premessa del rilancio

Un appuntamento particolare quello con il Meeting che, quest’anno, si svolgerà dal 18 al 23 agosto su piattaforme online disponibili in 85 città italiane (e anche all’estero), fatta eccezione per alcuni incontri che, come negli anni precedenti, si svolgeranno in presenza presso il PalaCongressi di Rimini. “Cogliere il cambiamento – ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia”.

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