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Intercomunione, il Papa chiede soluzioni unanimi

Si è svolto “in un'atmosfera cordiale e fraterna” l'incontro della Conferenza episcopale tedesca, riunito in un'intensa giornata di discussione alla presenza di una delegazione vaticana guidata dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, l’arcivescovo Francisco Ladaria, e dal presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il cardinale Kurt Koch. Tema della sessione, la cosiddetta “ospitalità eucaristica”, ossia il concedere o meno la comunione a chi, pur appartenente a una diversa confessione, si rechi a Messa assieme alla sua sposa o al suo sposo, naturalmente di religione cattolica. Come riportato in un comunicato della Santa Sede, il colloquio si è svolto in lingua tedesca e l'arcivescovo Ladaria ha spiegato come Papa Francesco “apprezza l’impegno ecumenico dei vescovi tedeschi e chiede loro di trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime”.

L'intercomunione

Nello stesso comunicato, è stato spiegato (a mò di riepilogo della vicenda) che “nella sua ultima Sessione Plenaria svoltasi dal 19 al 22 febbraio 2018, la Conferenza Episcopale Tedesca ha trattato un Sussidio pastorale dal titolo 'Camminare con Cristo – sulle orme dell’unità. Matrimoni misti e partecipazione comune all’Eucaristia'. Più di tre quarti dei Membri della Conferenza Episcopale hanno approvato tale testo. Un numero non indifferente di Pastori – tra i quali sette Vescovi diocesani – non si sono sentiti in grado, per vari motivi, di dare il loro assenso”. Per questo, alcuni dei sette Vescovi hanno ritenuto di rivolgersi “alla Congregazione per la Dottrina della Fede, al Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e al Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi”. E' stato per desiderio del Santo Padre che “è quindi stato concordato un colloquio tra alcuni Vescovi con Responsabili della Santa Sede”. Proprio l'incontro svolto nel corso dell'intera giornata del 3 maggio, organizzato nella sede della Congregazione per la Dottrina della Fede e partecipato da un elevato numero di vescovi tedeschi.

Discussioni e soluzioni

Un tema, quello delle intercomunioni, che aveva provocato un ampio dibattito fra i presuli di Germania, tanto da richiedere un nuovo colloquio, stavolta a Roma, alla presenza di una folta delegazione dell'Episcopato tedesco. Nonostante il clima “cordiale e fraterno” descritto nel comunicato ufficiale e pur con l'invito del Santo Padre a cercare un accordo, la questione potrebbe presentare punti di difficile soluzione e, probabilmente, richiedere ulteriori discussioni. Fra i vescovi giunti in Vaticano, presenti il cardinal Reinhard Marx, arcivescovo di Munchen und Freising e presidente della Conferenza episcopale tedesca, e il card. Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Colonia e fra coloro che, il 22 marzo scorso, hanno richiesto il pronunciamento della Santa Sede sulla questione. “Nel corso del colloquio – conclude il comunicato – sono stati discussi vari punti di vista: ad esempio la relazione della questione con la fede e la cura pastorale, la sua rilevanza per la Chiesa universale e la sua dimensione giuridica”.

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