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Il Vescovo contro le risate del governatore pro-aborto

Non si arresta l'eco dell'indignazione per l'approvazione a New York della legge che legalizza l'aborto fino ad un giorno prima della nascita. 

La richiesta di scomunica

L'annuncio della firma del governatore Andrew Cuomo sul disegno di legge aveva provocato lo scandalo di moltissimi fedeli che hanno chiesto la scomunica dell'uomo politico che si dichiara cattolico. Una soluzione auspicata anche da due Vescovi statunitensi, monsignor Richard Stika della diocesi di Knoxville e monsignor Edward Scharfenberger, della diocesi di Albany.

Quelle risate che fanno male

Andrew Cuomo non ha esitato a farsi ritrarre sorridente mentre firma nel suo studio il provvedimento che rende possibile abortire anche al nono mese di gravidanza. Inoltre, la legge non rende più obbligatorio essere medici per eseguire la procedura. Le immagini hanno indignato molti: al fianco del governatore sedeva festante Sarah Weddington, l'avvocatessa pioniera dell'aborto negli States. Il momento è stato accolto da applausi e cori dei presenti. 

La condanna del Vescovo

Le immagini della firma hanno scandalizzato monsignor Robert Barron, vescovo ausiliare di Los Angeles che ha definito la scena “irritante”. Il presule ha scritto in un articolo pubblicato su “Word on fire”: “Sulla scia della ratifica, i legislatori e i loro sostenitori hanno gridato e festeggiato, un'esibizione deprimente simile al giubilo che è scoppiato in Irlanda quando un referendum che ha legalizzato l'aborto è stato approvato l'anno scorso”. Monsignor Barron ha evidenziato la contraddizione di chi ha agitato la causa dei diritti delle donne che trionfano per l'introduzione di un provvedimento simile: “Se un bambino, giacente pacificamente in una culla a casa dei suoi genitori, fosse brutalmente ucciso e smembrato, l'intero Paese sarebbe giustamente indignato e chiederebbe un'indagine sull'omicidio. Ma ora la legge di New York conferma che quello stesso bambino, alcuni momenti prima della sua nascita, mentre riposa pacificamente nel grembo di sua madre, può essere, con assoluta impunità, fatto a pezzi. E la polizia non sarà convocata; piuttosto, sembra che l'uccisione dovrebbe essere un'occasione per festeggiare“.

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