Sarà stata la stanchezza, o forse il jet lag, ma una cosa è certa: la visita di Papa Francesco al santuario di Guadalupe sarà ricordata anche per la sua caduta. Bergoglio venera pubblicamente per due volte l’icona della Madonna, prima fermandosi per circa 5 minuti in silenzio davanti all’immagine nel corso della messa, e poi per oltre 20 minuti nel “camarin”, la piccola stanza situata dietro l’icona che può girarsi e restare esposta ad altezza d’uomo.
Visibilmente stanco, il Pontefice dopo aver baciato due bambine che portavano dei fiori alla Vergine, nel prendere posto davanti all’immagine si è sbilanciato: probabilmente, se non ci fosse stata lì la sedia, posta per lui, sarebbe caduto. Subito è stato aiutato dai presenti e, come se nulla fosse accaduto, ha ricevuto l’omaggio floreale dalle ragazze per offrirlo alla Vergine.
Non è la prima volta che Francesco “cade” durante gli incontri pubblici. E’ capitato spesso vederlo inciampare sui gradini del sagrato della basilica vaticana quando, dopo il giro in papamobile, si reca sul palco per le udienze generali del mercoledì. La colpa, spesso, è del lungo cappotto bianco che indossa durante l’inverno. Quando non lo ha, ci pensano i fronzoli della fascia papale, aiutati dal vento, a fargli perdere l’equilibrio. E ancora, durante le liturgie che celebra nella stessa San Pietro, Bergoglio scivola sui lunghi paramenti liturgici (anche se i cerimonieri gli alzano le vesti) nel salire le scale che portano all’altare situato sotto il baldacchino del Bernini.
Fino ad oggi, la caduta più “violenta” per un Pontefice dei nostri giorni, è di Benedetto XVI. Mentre entrava in San Pietro per celebrare la messa della notte di Natale, una signora dal cappotto rosso ha scavalcato le transenne e si è gettata sul Papa facendolo cadere a terra, travolgendo anche un cardinale. Solo tanta paura e nulla di rotto per Ratzinger. Ma il porporato che era al suo fianco è stato ricoverato al Gemelli di Roma: frattura del femore.