Il cardinale Matteo Zuppi è a Washington come inviato del Papa per discutere della missione di pace in Ucraina. Lo comunica la sala stampa della Santa Sede. Mattarella, Parolin e lo stesso Zuppi parteciperanno domenica 23 luglio al convegno “Il Codice di Camaldoli”.
Zuppi a Washington, missione per la pace in Ucraina
Il cardinale Matteo Zuppi sarà da oggi, e fino a mercoledì 19 luglio, a Washington come inviato del Papa per discutere della missione di pace in Ucraina. Lo comunica la sala stampa della Santa Sede. Il presidente della Cei sarà accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato. “La visita – si legge nella nota – si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”.
Mattarella, Parolin e Zuppi al convegno “Il Codice di Camaldoli”
Sarà il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, a celebrare domenica 23 luglio la santa messa conclusiva del convegno ‘Il Codice di Camaldoli’, in programma al monastero di Camaldoli (Arezzo). L’evento si aprirà venerdì 21 luglio, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la prolusione del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, e la relazione introduttiva di Tiziano Torresi, dell’Università Roma Tre. Promossa dalla Cei, dalla Comunità di Camaldoli, dalla Cet, da Camaldoli cultura e da Toscana Oggi, spiega una nota, l’iniziativa intende celebrare – a ottant’anni dall’incontro del luglio 1943 – “uno dei documenti più significativi del cattolicesimo italiano del Novecento, presentandone uno studio aggiornato e completo. Obiettivo del convegno è rileggere il Codice di Camaldoli alla luce della recente storiografia, indagare le sue fonti e i motivi di ispirazione, evidenziare i collegamenti con le dinamiche della teologia e della filosofia del tempo, ripercorrere l’itinerario biografico e intellettuale delle personalità coinvolte nel suo allestimento, ma anche interrogarsi sulla capacità progettuale dei cattolici d’Italia e sul ruolo che essi hanno svolto e possono continuare a svolgere per una matura e consapevole partecipazione alla vita civile e politica del Paese”.
Fonte: Ansa