Papa Francesco, nel pomeriggio di ieri, ha lasciato il Vaticano per raggiungere la Casa del Divin Maestro di Ariccia, dove insieme alla Curia Romana seguirà gli esercizi spirituali della Quaresima. Nove le meditazioni in programma, tutte guidate dal padre francescano Giulio Michelini. Tema di quest’anno è la Passione, morte e risurrezione di Gesù secondo il Vangelo di Matteo. All’Angelus, il Papa ha chiesto ai fedeli preghiere per sé e per i suoi collaboratori. Gli esercizi si concluderanno venerdì mattina. Mercoledì 8, quindi, non ci sarà la consueta udienza generale in piazza San Pietro.
Le meditazioni
Dopo l’introduzione di ieri sera terrà oggi le prime due meditazioni, in programma, come nei giorni seguenti, alle 9:30 e alle 16:00. “Le ultime parole di Gesù e l’inizio della passione” e “il pane e il corpo, il vino e il sangue” i temi di oggi. Domani, martedì 7 marzo, le altre due prediche verteranno su: “La preghiera del Getsemani e l’arresto di Gesù” e “Giuda e il campo del sangue”. “Il processo romano, la moglie di Pilato e i sogni di Dio” la meditazione di mercoledì 8, seguita da quella pomeridiana su “la morte del Messia”. I temi di giovedì 9 saranno, invece, “la sepoltura e il sabato di Gesù” e “la tomba vuota e la risurrezione”. Venerdì la conclusione e il ritorno a Roma. La giornata del Papa e dei cardinali, oltre che dalle prediche del mattino e del pomeriggio, è scandita, ogni giorno, dalla Messa alle 7:30, seguita dalla colazione un’ora dopo. Alle 12:30 il pranzo, alle 18:00 i vespri e l’adorazione eucaristica. Alle 19:30 la cena.
Una settimana con Pietro e Gesù
“Quelli degli esercizi spirituali sono giorni nei quali possiamo stare con Gesù e con Pietro“. Questo è il percorso delineato da padre Michelini. Filo conduttore è il Vangelo di Matteo. Per il frate, soffermarsi su questo brano evangelico sarà come sostare davanti a un affresco, dove prima si guarda l’insieme per poi scendere nei particolari. Padre Michelini fa riferimento ad un testo del 2010, “Morti favolose degli antichi”, nel quale sono contenuti i resoconti delle morti di personaggi storici divisi in diverse categorie. Anche a Gesù vengono dedicate alcune pagine, ma in questo testo il Cristo appare nella categoria delle morti apparenti. Eppure, se la morte di Gesù venisse considerata “apparente”, non solo crollerebbe tutto il pensiero cristiano ma di fatto sarebbe “apparente” tutta l’esistenza di Gesù: non solo la sua morte, ma anche la sua vita sarebbe una finzione, avverte il francescano. L’autore di quel libro si basava non sui Vangeli ma su interpretazioni di Celso e Basilide. Nei Vangeli, invece, “si dice che Gesù è morto davvero e che la sua vita non è una fiction”. Vita e morte di Gesù sono infatti strettamente legate. Ogni meditazione quindi partirà dall’interpretazione di un brano di Matteo sulla passione, morte e risurrezione, riletto tenendo sullo sfondo il ministero di Gesù in Galilea. A seguire una lettura di tipo esistenziale e spirituale.
Rinnovare l’incontro con Cristo
Questi esercizi spirituali sono anche un’occasione per trascorre alcuni giorni “con Pietro”. Il francescano seguirà le linee guida dell’Evangelii gaudium, dove Papa Francesco invita ogni cristiano a rinnovare il suo incontro personale con Gesù. “In questi giorni – dice padre Michelini – possiamo considerarci tutti dentro il gruppo di coloro che devono essere ri-evangelizzati”. Non perché apparteniamo all’ambito di quelli che non conoscono Gesù, né siamo fra “le persone battezzate che però non vivono le esigenze del Battesimo” ma perché “la nuova evangelizzazione è pensata in primo luogo per incendiare i cuori dei fedeli che regolarmente frequentano la Comunità. Siete voi, cari fratelli, al centro di quella evangelizzazione”, dice padre Michelini al Papa e alla Curia Romana, e in questo tempo speciale, “siete chiamati a stare in disparte e pregare”.