Da anni vive negli Stati Uniti, ma le sue origini sono radicate in terra siciliana. E’ per questo che Giuseppe Giuffrè aveva pensato di fare un regalo al nuovo ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, affinché potessero comprare apparecchiature mediche e migliorare i propri servizi. Ma il suo slancio di generosità è stato brutalmente tarpato da una lunghissima attesa che lo spazientisce fino a farlo alzare e “girare i tacchi”.
Il manager Maurizio Aricò, che avrebbe dovuto incontrarsi con l’aspirante benefattore, appena è venuto a sapere quanto accaduto non ha aspettato a porgere le sue scuse, ma Giuffrè non sembra aver cambiato idea. La parlamentare regionale del M5S Vanessa Ferreri, dopo aver appreso della presunta superficialità con cui il direttore generale dell’Asp 7 ha trattato il donatore, ha richiesto la convocazione urgente di Aricò in commissione Sanità, affinché spiegasse quanto successo.
Nei giorni a seguire Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars, ha annunciato di aver incontrato l’aspirante Zio Sam e di essere riuscito a convincerlo a proseguire nella sua iniziale intenzione di sostentamento economico. Sebbene il peggio sia stato evitato, sul caso rimarrà sempre l’imbarazzo di una gaffe da 2 milioni di dollari.