E’ polemica nel Regno Unito dopo la pubblicazione della foto di un papà con la figlia sulle spalle che sventola la bandiera del Califfato davanti al Parlamento britannico. A far infuriare l’opinione pubblica è stato il comportamento della polizia, che, dopo momenti di imbarazzo, ha bonariamente tollerato il gesto e lasciato andare l’uomo. Il 4 luglio passato un giovane con una bambina in spalla sono stati visti agitare il vessillo nero dell’Isis davanti a un gruppo di scout senza curarsi della presenza delle forze dell’ordine. Gli uomini di Scotland Yard hanno deciso di non intervenire, perché le azioni “dell’uomo sono da considerare nell’ambito della legge”. “Perchè permettiamo a un uomo di passare davanti a Big Ben con una bandiera dell’Isis?” si è chiesto un inglese su Twitter.
Il comando nazionale della polizia è intervenuto per dare una spiegazione ufficiale ma non è bastato per calmare gli animi degli internauti. Oggi, fra l’altro, ricorre il decennale della strage della metropolitana di Londra. Il 7 luglio 2005 quattro kamikaze affiliati ad Al Qaeda s’introdussero con altrettanti zaini carichi di esplosivo in diverse stazioni dell’underground londinese provocando la morte di 56 persone (52 cittadini più 4 terroristi).
Le crescenti minacce all’Occidente hanno fatto scattare l’allarme nel Regno Unito, in prima fila al fianco degli Usa nella lotta agli uomini di Al Baghdadi. E di fronte a un episodio come quello del 4 luglio (fosse anche una provocazione senza conseguenze) potrebbero non sentirsi sufficientemente tutelati. A ciò si aggiunge lo sdegno per il gesto di questo papà che ha sfruttato l’innocenza della bambina per mostrare il simbolo dei feroci criminali dell’Isis.