Ancora una volta, l’inestimabile patrimonio artistico del Bel Paese è stato rovinato da “ignoti incivili”. Notte tempo, con delle bombolette spray, è stata sfregiata con scritte e simboli sia la muratura che – fortunatamente solo marginalmente – la superficie affrescata collocata in una nicchia alla sinistra della facciata del tempio di San Lorenzo, a Vicenza. L’affresco, che raffigura la “Crocifissione di Cristo”, è attribuito a un artista appartenente alla scuola del “giottismo vicentino”, movimento di cui fecero parte un gran numero di pittori legati dall’insegnamento e dall’imitazione dei modelli di Giotto. L’opera era stata restaurata nel appena dieci anni fa. Il Comune ha già contattato ditte specializzate in questo tipo di restauri per un intervento urgente.
Duro il commento del sindaco Achille Variati, che senza mezzi termini ha affermato: “Chi deturpa la città con scritte è un vandalo, chi imbratta opere d’arte è un delinquente. Appena ci è giunta la segnalazione di padre Giulio Cattozzo della Provincia Padovana dei Frati Minori Conventuali, a cui esprimo la mia solidarietà per questo scempio, abbiamo presentato una denuncia contro ignoti. Intendo inasprire le sanzioni, che passeranno da 50 a 500 euro, per chi imbratta i muri della città. E aumenteremo i controlli per individuare i responsabili, ricordando che il Comune mette a disposizione spazi appositi per coloro che esprimono la propria arte con le bombolette. Ma questa che vediamo oggi non è un’espressione artistica; è solo espressione di stupidità”.