“Dura lex sed lex” dicevano gli antichi romani per dire che la legge, anche se severa, va rispettata. Ma a volte le norme che una società si dà trascendono il buon senso e se ne infischiano di sentimenti ed emozioni. Così una vedova australiana si è trovata a dover pagare una mula da 280 dollari (circa 200 euro) per aver sostato, dopo il funerale, sulla tomba del marito 5 minuti oltre il tempo massimo consentito.
La donna, sconvolta per la perdita del proprio caro, non si era accorta che da qualche istante era scattato l’orario di chiusura. Una leggerezza pagata caro, sin troppo. Le autorità di Brisbane non hanno voluto sentire ragioni e hanno stabilito che deve onorare la sanzione perché il personale si è dovuto trattenere oltre l’orario di lavoro facendo scattare lo straordinario. L’amministrazione locale ha regole molto rigide sugli orari e un preciso tariffario per chi trasgredisce.
Di fronte alle polemiche il responsabile del cimitero ha voluto sottolineare che le informazioni su orari e oneri sono regolarmente affissi e diffusi pubblicamente. Anzi, ha spiegato, che la signora è riuscita a cavarsela con poco perché era un giorno feriale visto che chi sfora gli orari nei giorni festivi può dover sborsare fino a 1400 dollari. Pietà e compassione, evidentemente, non fanno parte del suo vocabolario.