Chi sceglie di diventare vegano, decide di privarsi non solo degli alimenti a base di carne, ma anche di quelli ottenuti con ingredienti di origine animale, ad esempio il latte, o le uova. Ma non solo: spesso chi è vegano sposa anche una scelta di vita, una filosofia che coinvolge ma non si esaurisce con le scelte alimentari. Il veganesimo sovente si trasforma in una vera e propria ideologia, che vede in chi mangia carne un nemico.
Macelleria nel mirino
E anche in chi la macella e la vende. Ne sa qualcosa un macellaio del Kent, in Inghilterra, preso di mira negli scorsi giorni da un gruppo di vegani. La serranda del negozio e i muri vicini sono stati macchiati da scritte in vernice dell'eloquente slogan “Stop Killing Animals. Vai vegano”. Cioè basta con l'uccisione di animali. Ad accompagnare la scritta, il logo del Fronte di liberazione degli animali, un gruppo internazionale che incoraggia l'azione diretta nel perseguimento dei diritti degli animali.
Le minacce
Dall'attacco di tre settimane fa, i vegani di tutto il mondo hanno inviato via Facebook all'azienda decine di messaggi minacciosi e recensioni di una sola stella. Ora il proprietario Wayne Marlow – che gestisce il negozio con suo padre Trevor e il fratello Martin – dice che i vegani di tutto il mondo stanno “terrorizzando” la famiglia con minacce e molestie senza sosta. “Internet è la cosa peggiore in quanto non solo minacciano di distruggere fisicamente la nostra attività – spiega Martin – ma stanno anche cercando di rovinare la nostra reputazione online, lasciando recensioni e commenti negativi. Vogliono chiuderci e le persone minacciano di spaccare le finestre o di incendiare tutto con la benzina. Ora viviamo nella paura”.
Aggressione anti-vegana a Milano
Il tema esaspera gli animi. Se da un lato si registrano episodi deplorevoli come quello del Kent, dall'altro l'aggressione che si è consumata nel centro di Milano la scorsa settimana. Un cliente di un ristorante vegano sarebbe stato insultato con gli epiteti “Vegani di m…, fate schifo” e “c… vi state mangiando” e aggredito da quattro persone, tutte fermate dalle forze dell'ordine: uno di questi, 18enne, è stato messo agli arresti domiciliari. E' opportuno che ognuno rispetti le scelte alimentari dell'altro, senza ideologie né discriminazioni.