Prima arrestato, poi bandito a vita dallo stadio. E' costato decisamente caro a un tifoso del Manchester City il gesto compiuto ai danni di un giocatore dello United durante il derby di Manchester: un episodio considerato razzista e duramente stroncato sia dalla legge britannica che dalla società calcistica. L'uomo, infatti, si è reso responsabile di un'imitazione, durata qualche secondo, di un gorilla davanti al calciatore dei Red Devils Fred (pare lo abbia eseguito anche di fronte a un compagno di squadra del brasiliano, Jesse Lingard), che si era avvicinato agli spalti per battere un calcio d'angolo. Lo stesso giocatore, peraltro, era stato bersagliato con alcuni oggetti lanciati dai tifosi del City, che in quel momento stava perdendo per 2-0. Ad accorgersi di tutto (gesto e lanci) è stato l'arbitro, che ha fermato il gioco e invitato gli steward a riportare la calma. Nel frattempo, il video dell'imitazione, ripresa con un telefonino, è diventato virale e l'uomo è stato identificato.
Daspo in arrivo
Durissima la presa di posizione dei Citizens, che ha rifilato al tifoso un daspo a vita: “I colpevoli di abusi razziali saranno banditi a vita dal club“. Altrettanto chiara quella della Greater Manchester Police, che ha messo l'uomo in stato di fermo in attesa di interrogatorio. Nel frattempo, il sovrintendente Chris Hill ha dichiarato: “Vorrei ringraziare il pubblico per il suo costante supporto in questo caso. Il razzismo di qualsiasi tipo non ha posto nel calcio o nella nostra società e spero che questo arresto dimostri che stiamo prendendo molto sul serio la questione”. E la punizione non si limiterebbe solo al campo di gioco, in quanto l'uomo rischierebbe addirittura il posto di lavoro.