Sale ad almeno 10 il bilancio dei morti negli incendi nel nord della California. Lo riferiscono le autorità americane, parlando anche di 16 dispersi. Tra loro anche due vigili del fuoco.
Le vittime
Secondo la polizia, una delle persone che hanno perso la vita a causa dei roghi è stata sopraffatta dal fumo e dalle fiamme mentre fuggiva a piedi dopo che la sua auto è finita in un fosso. In precedenza gli incendi avevano già provocato la morte di due persone nello Stato dell’Oregon e di un’altra nello Stato di Washington.
Finora è stato calcolato che siano andati distrutti quasi 10mila chilometri quadrati di vegetazione. La Bay Area di San Francisco, scrive Cnn, è avvolta da una luce arancione a causa dei venti che trasportano il fumo anche a decine di miglia di distanza. Tanto che ad alcuni utenti sui social sembra di “essere su Marte”.
Incendi in Oregon
L’Oregon Office of Emergency Management stima che circa mezzo milione di persone – più del 10% della popolazione dello stato, secondo il Census Bureau – siano state evacuate a causa delle fiamme. E, aggiunge, “il numero continua a crescere”.
Gli incendi sono iniziati a partire da giovedì scorso. Più di 100 righi nei 12 stati occidentali hanno bruciato 4,3 milioni di acri, secondo il National Interagency Fire Center. Sono quasi le dimensioni del New Jersey.
Uno degli incendi, quello di August Complex nel nord della California, è considerato il più grande nella storia registrata dello stato. Ha consumato 471.185 acri ed è stato contenuto solo per il 24% da quando è stato innescato dai fulmini il 17 agosto.
Politica
Gli ettari bruciati sulla West Coast diventano oggetto di polemica politica in vista delle elezioni presidenziali del prossimo novembre. “Gli incendi lungo la costa ovest sono solo l’ultimo esempio del vero modo in cui il cambiamento climatico sta cambiando le nostre comunità – ha twittato l’ex presidente Barack Obama -. Sulla scheda è in gioco la protezione del pianeta. Vota come se la tua vita dipendesse da questo perché è così”.