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Ucraina: nuovi attacchi russi contro infrastrutture energia

Nella notte l'esercito russo ha colpito con missili S-300 anche delle infrastrutture critiche nel distretto di Zaporizhzhia, in Ucraina sud-orientale, area dove si trova la più grande centrale nucleare europea

La guerra in Ucraina giunge al 238esimo giorno. Dopo il nuovo attacco lanciato su Kiev utilizzando i droni kamikaze iraniani, Teheran è sotto accusa. L’accusa americana: “L’Iran ha inviato addestratori in Crimea per aiutare i russi a gestire la flotta di droni Shahed-136 che Mosca ha acquistato da Teheran”.

Nuovi attacchi russi contro infrastrutture energia

La scorsa notte le forze russe hanno colpito un impianto energetico a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram questa mattina il capo dell’amministrazione militare cittadina, Oleksandr Vilkul, come riporta il Kyiv Independent. Diversi villaggi nel distretto e in un’area della città sono rimasti senza elettricità. Kryvyi Rih – città natale del  presidente ucraino Volodymyr Zelensky – era stata attaccata dai russi anche ieri.

Missili su regione Zaporizhzhia: Energodar senza luce

Nella notte l’esercito russo ha colpito con missili S-300 anche delle infrastrutture critiche nel distretto di Zaporizhzhia, in Ucraina sud-orientale, area dove si trova la più grande centrale nucleare europea. Dopo le esplosioni è divampato un vasto incendio, ha riferito il capo militare regionale Oleksandr Starukh, come riporta Espreso tv.

Bombardata anche la centrale elettrica di Energodar, nello stesso distretto, parte della città è rimasta al buio e non c’è acqua. Il sindaco della città Dmytro Orlov ha spiegato che i bombardamenti su Energodar sono iniziati intorno a mezzanotte e non si sono fermati fino al mattino. E’ stata colpita prima la zona industriale e poi la centrale elettrica.

Aiea: “Ripristinata linea elettrica a centrale Zaporizhzhia”

Intanto stamani la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha ripristinato la connessione all’ultima linea elettrica da 750 kilovolt rimasta in funzione, dopo la terza interruzione in dieci giorni. Lo ha reso noto in un comunicato il capo dell’Aiea, Rafael Grossi.

“Le ripetute interruzioni dimostrano quanto sia precaria la situazione della sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare europea durante l’attuale conflitto militare in Ucraina”, ha dichiarato Grossi ribadendo la “necessità di istituire una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno all’impianto, a seguito dei frequenti bombardamenti che hanno interessato la centrale o le sue vicinanze negli ultimi mesi”.

Mosca: “Sventato tentativo Kiev cattura centrale Zaporizhzhia”

Le forze ucraine avrebbero cercato di sbarcare a Energodar con almeno 30 imbarcazioni per impadronirsi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto il controllo russo, ma l’attacco è stato sventato. Lo hanno reso noto le autorità russe, secondo quanto riporta la Tass. Energodar è la cittadina che ospita l’impianto, oggi pesantemente bombardata.

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