Un ragazzo di 25 anni, ha sparato con una pistola recuperata illegalmente al padre e alla madre, rientrata a casa in un secondo momento, uccidendoli. Subito dopo si è andato a costituire nella caserma dei carabinieri di Vicenza.
Questa la prima ricostruzione della tragedia familiare riportata dal Corriere avvenuta martedì sera a Chiampo, 12 mila abitanti a 30 chilometri da Vicenza, in un’abitazione di via Villaggio Marmi. I corpi senza vita dei coniugi sessantenni, di cui sono state fornite per il momento solo le iniziali, S. G. e L. Z., sono stati rinvenuti dai militari attorno alle 22 di ieri.
Il movente del duplice delitto di Chiampo
Per aprire la porta dell’abitazione hanno chiamato i vigili del fuoco. A Chiampo sono arrivati anche i militari del nucleo investigativo di Vicenza e gli specialisti della Scientifica, che hanno effettuato rilievi nell’abitazione per recuperare elementi utili a ricostruire l’accaduto, in particolare impronte. Il medico legale è stato chiamato ad effettuare i primi accertamenti esterni sui corpi, in attesa che venga eseguita l’autopsia.
Del duplice delitto è stato informato il pubblico ministero di turno, Barbara De Munari, che ha aperto un’inchiesta e che sta coordinando le indagini. Arrestato, il venticinquenne si trova ora in carcere a Vicenza e nei prossimi giorni verrà interrogato dal giudice. A quanto pare, ad armare il giovane reo confesso sarebbero state questioni di soldi.