Il presidente del Consiglio Draghi ha deposto una corona d’alloro al monumento per le vittime del terremoto ad Amatrice, distrutta dalla scossa di magnitudo 6 la notte del 24 agosto 2016. Il sisma che colpì Marche, Umbria e Lazio fece 303 morti, di cui 237 nella sola Amatrice.
Qualche secondo di raccoglimento ad occhi chiusi per il presidente del Consiglio arrivato in elicottero per partecipare alla messa nel campo sportivo prima di rientrare a Roma per il G7 convocato d’urgenza per trovare una linea comune con la Ue sulla crisi Afghana.
#Agenda 🗓️ Il Presidente Mario Draghi domani, martedì #24agosto, sarà ad Amatrice per partecipare alle celebrazioni in occasione dell’anniversario del #Sisma2016.
Qui il programma ⤵️https://t.co/craoNlvCdb— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) August 23, 2021
🔵#Amatrice #terremoto #anniversario Il premier #Draghi ha deposto una corona d’alloro al monumento delle vittime: 299 in tutto, di cui 237 nella cittadina laziale distrutta dal sisma. Alle 11 la messa celebrativa pic.twitter.com/NNtjoOGMcz
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) August 24, 2021
Presenti alla cerimonia rappresentanti delle istituzioni, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i parenti delle vittime.
Dopo la cerimonia, il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, ha celebrato una messa in suffragio delle vittime [qui l’intervista al Vescovo per i tre anni dal terremoto, ndr]. Accanto all’altare – riporta l’inviata di Repubblica – ci sono gli stendardi di molti comuni e, dall’altro lato il coro vestito di nero che ha aperto la cerimonia con l’Alleluia.