Il bilancio delle vittime (provvisorio) arriva a 14. Tanto è costato finora, in termini di vite umane, l’incidente avvenuto sulla funivia piemontese del Mottarone, a Stresa, dove la cabina che trasportava almeno 15 persone si è sganciata, precipitando al suolo. La tragedia si è consumata in un attimo: la cabina ha ceduto mentre raggiungeva l’ultimo pilone, in uno dei punti più alti del percorso. Non sono ancora chiare le cause del disastro, dovuto probabilmente al cedimento di una fune. Il cabinato è piombato sul terreno sottostante, distruggendosi quasi del tutto. La maggior parte delle persone a bordo è deceduta ma si lotta per salvare la vita di un bambino, unico sopravvissuto dei due estratti vivi dalle lamiere, il quale versa ancora in condizioni gravissime.
Tragedia in funivia, morto uno dei bimbi superstiti
Uno dei due minori, di appena 5 anni, era stato trasportato all’ospedale Regina Margherita di Torino. Il piccolo ha riportato un trauma cranico e un altro toracico-addominale, oltre a varie fratture agli arti inferiori. L’altro bambino era in prognosi riservata, in rianimazione, nello stesso ospedale. Secondo quanto riportato dai soccorritori, è stato necessario un massaggio cardiaco di 6 minuti. Il piccolo è stato successivamente intubato ma, alcune ore dopo l’incidente, è deceduto portando a 14 il bilancio delle vittime. Varie squadre di soccorritori si sono recate sul posto, fra Soccorso Alpino, Carabinieri e Vigili del fuoco. Pur mobilitati tempestivamente, è occorso del tempo prima che uomini e mezzi raggiungessero il punto dell’incidente, piuttosto impervio. Fra le lamiere si troverebbero ancora alcune persone.
Il cordoglio del premier
Nel frattempo, sono giunte le parole di cordoglio del presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della #funivia Stresa-Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bambini rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”. Sul posto, è presente anche la sindaca di Stresa, Marcella Severino: “I testimoni hanno visto la cabina arretrare velocemente e poi all’altezza del pilone si è scarrucolata ed è stata sbalzata giù”.
Le giovani vittime
Cinque famiglie distrutte nel disastro della funivia di Mottarone. Fra le vittime figurano due bambini ma anche altri giovani. Coppie che si erano concesse una prima uscita dopo le restrizioni, come Silvia e Alessandro, 27 anni lei e 29 lui. Fidanzati di Varese, appassionati di natura. Avevano scelto il Lago Maggiore come meta per una delle loro amate escursioni.
Una sorte tragica, condivisa con Roberta e Angelo, 40 e 45 anni, originari di Bari. Distrutta la famiglia Biran, di origine israeliana ma residente a Pavia. Tutti giovanissimi i suoi componenti: Amit, 30 anni appena, e sua moglie Tal (26). Morto anche il loro figlioletto Tom, di soli 2 anni, mentre il bimbo superstite dovrebbe essere il secondo figlio della coppia. Con loro, sono deceduti anche i bisnonni Itshak e Barbara Cohen.
Hanno perso la vita anche Serena Cosentino, ventisettenne calabrese borsista al Cnr, e il suo fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi, di 23 anni, che si era recato a trovarla. Spezzata anche la vita della famiglia Zorloni: papà Vittorio, mamma Elisabetta e il loro figlioletto di 5 anni, deceduto in ospedale dopo i disperati tentativi di salvarlo. Un bilancio tragico che ora attende delle risposte.