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Ministro Speranza in Senato su nuovo Dpcm, vaccini e feste natalizie

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto oggi in Senato in merito alle nuove misure per l'emergenza Covid

Il ministro della Salute, Roberto Speranza è intervenuto oggi in Senato in merito alle nuove misure per l’emergenza Covid. Come aveva anticipato, Speranza ha illustrato le misure del prossimo dpcm – che entrerà domani, 4 dicembre – e le linee guida del piano dei vaccini elaborato dal ministero, dal commissario straordinario dell’emergenza, dall’Istituto superiore di sanità e dall’Aifa.

Le comunicazioni del Ministro Speranza

“Il Governo attraverso le mie ordinanze si è assunto le responsabilità di scelte difficili ma necessarie. Senza queste scelte – ha esordito Speranza – sarebbe impossibile mettere la curva sotto controllo, e la pressione sulle strutture ospedaliere diventerebbe insostenibile”

“L’insieme delle misure adottate iniziano a dare incoraggianti risultati. Tutto lascia prevedere che il prossimo monitoraggio dovrebbe confermare la discesa del Rt passato in queste settimane da 1,7 a 1,08. La situazione è seria, ma le misure funzionano”.

Scelte difficili ma necessarie

“Scelte difficili, ma necessarie, dettate da valutazioni scientifiche. L’obiettivo – aggiunge, riportato da Orizzonte Scuola – è piegare la curva senza un lockdown generalizzato. Modulare proporzionalmente le misure da adottare appare capace di appiattire la curva senza dover bloccare l’intero Paese con le conseguenze sociali ed economiche che questo comporterebbe”.

“C’è bisogno ancora di qualche settimana di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora alta e la nostra navigazione continuerà ad essere difficile. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo”.

Dpcm del 4 dicembre

“Con il prossimo Dpcm dobbiamo continuare con misure serie e rigorose. Due le priorità: mantenere la classificazione delle Regioni per scenario di rischio, perché l’impianto di fondo è corretto e sta funzionando, e rinforzare le limitazioni previste che dovranno essere rinforzate anche in un coordinamento europeo che diventa indispensabile: quindi vanno limitati il più possibile i contatti non indispensabili tra le persone. E nei giorni 25 e 26 dicembre, e 1 gennaio stop a spostamenti anche tra Comuni”.

Scuola e Dad

“Le lezioni continuano in presenza nella scuola elementare e nella prima media anche nelle zone rosse – ha detto in particolare sulla scuola Speranza -. Compatibilmente con il quadro epidemiologico, cercheremo di portare in classe gli studenti delle scuole superiori”.

Primi vaccini in gennaio

“Appare probabile che da gennaio avremo i primi vaccini – ha poi aggiunto -. Poi progressivamente saremo capaci di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. Siamo stati i primi, insieme a Germania, Francia e Olanda a costruire un’alleanza sui vaccini. L’acquisto del vaccino è centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutte le persone indipendentemente dal reddito e dal territorio sul quale ciascuno vive o lavora. La campagna di vaccinazione sarà imponente, questo deve diventare un obiettivo di tutto il Paese. Su questa sfida serve un grande patto, non possiamo dividerci tra noi su questo”.

“Le categorie da vaccinare con priorità, per primi, sono gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata per ottenere una maggiore copertura vaccinale e coprire persone con maggiori fattori di rischio. Nel caso poi di focolai in aree del Paese, saranno destinate scorte di vaccini rispetto ai territori in difficoltà”.

Risoluzione della maggioranza

Il Senato ha approvato la Risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute Speranza riguardo alle misure di contrasto al Covid-19. I voti: 140 favorevoli, 115 contrari e 10 astenuti.

E’ stata approvata anche la parte della Risoluzione dell’opposizione che impegna il Governo “a definire un efficace piano vaccini per tutta la popolazione, che preveda il pieno coinvolgimento delle Regioni e rispetti i criteri di sicurezza, universalità e gratuità”. Ha ottenuto 255 sì, 3 contrari, 5 astenuti.

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