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Spagna, nuova allerta rossa e polemiche per le 217 vittime dell’alluvione

Il re Felipe IV e il premier spagnolo Pedro Sanchez sono stati contestati a Paiporta

La regina Letizia di Spagna ha pianto tra gli alluvionati che ha incontrato a Paiporta, uno dei paesi maggiormente colpiti dalle forti piogge che si sono abbattute sulla provincia di Valencia. Insieme a re Felipe VI, la regina si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne. E si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. “Non è colpa sua”, hanno detto alcuni dei contestatori alla regina Letizia, sporcata di fango durante la protesta. “So che non è mia responsabilità, ma sono obbligato a fare alcune precisazioni a causa dell’alto numero di speculazioni e informazioni non corrette che sto osservando nelle ultime ore”, scrive su X il ministro delle Infrastrutture spagnolo Oscar Puente. “il numero di morti accertati in questo momento è 214. Perché questo numero è aumentato di poco nelle ultime 48 ore? Perché in superficie, nelle zone più accessibili, dove si sta svolgendo il grosso del lavoro, non ci sono più vittime. Questo significa che non ci sono più morti? No. Ci sono ancora scantinati, garage, cantine e parcheggi che devono essere sgomberati ed è prevedibile che in queste aree ci siano dei morti. Quanti? Non si sa. Pertanto, tutte le speculazioni al riguardo sono pure speculazioni” prosegue nel suo post Puente.  “Assassini!”. Così il re di Spagna Felipe IV e il premier spagnolo Pedro Sanchez sono stati contestati a Paiporta, una dei Paesi più colpiti dall’alluvione nella regione di Valencia dove si registrano finora oltre duecento morti. Come si vede dalle immagini diffuse in diretta dalla televisione spagnola Rtve, la tensione al passaggio dei reali è altissima e i cittadini scesi in strada hanno gettato fango contro il re. Il dispositivo di sicurezza tenta di proteggere la delegazione reale, dopo che il protocollo è stato violato. Le persone hanno oltrepassato il cordone che era stato stabilito attorno ai reali. Per garantire la sicurezza  intervengono agenti della Polizia Nazionale a cavallo, oltre a membri della Guardia Civil

Spagna
Foto © Agensir

Allerta rossa

“Si è parlato dei parcheggi dei centri commerciali, ecc. dando un possibile numero di morti al loro interno, sulla base di voci o speculazioni che non sono vere. Ad oggi non si sa cosa si possa trovare in questi spazi. Pertanto, coloro che affermano di conoscere già il risultato non fanno altro che speculare. Non ha alcun senso nascondere al pubblico le cifre sul numero di morti. Ciò che è noto viene comunicato. La morte delle persone è una questione abbastanza seria da non doverci speculare sopra e da dover fornire rigorosamente ciò che si sa per certo. Spero che queste informazioni siano utili per conoscere la situazione in cui ci troviamo attualmente. Continuerò a concentrarmi sulla questione delle infrastrutture e della mobilità, che è la mia area di responsabilità. Grazie”, aggiunge il ministro Oscar Puente. Intanto l‘Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha diramato l’allerta rossa per la costa meridionale della provincia di Valencia, che rischia di essere flagellata da abbondanti piogge persistenti. La stessa allerta è stata comunicata nelle scorse ore per Almeria, mentre sul Mediterraneo l’allerta resta arancione con un “pericolo significativo”.  Il bilancio delle vittime della tempesta che ha colpito la Spagna martedì scorso è salito oggi a 217, la maggior parte delle quali, 213, nella provincia di Valencia, sulla costa mediterranea, epicentro della più grave inondazione dal secolo scorso.

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