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Proposte della Commissione Ue per un’istruzione inclusiva e di qualità

Nella giornata di oggi la Commissione Europea ha varato delle nuove proposte per rendere la didattica degli Stati membri maggiormente inclusiva e di qualità

La Commissione Europea ha pubblicato nella giornata di oggi una proposta di raccomandazione del Consiglio il merito all’ apprendimento misto al fine di sostenere un’istruzione primaria e secondaria inclusive e di alta qualità. In particolare, rispetto a quanto precedentemente detto, l’organismo sopraindicato ha proposto diverse misure, alcune delle quali a breve termine, per colmare le carenze evidenziate dalla pandemia nei vari sistemi scolastici dei paesi europei, con l’obiettivo di promuovere e incentivare nuovi sistemi di apprendimento quali ad esempio: un sistema di istruzione green e votato all’ inclusione digitale, il miglioramento dei sistemi di istruzione con l’obiettivo di portare beneficio agli studenti e alle loro famiglie.

Le misure esemplificate e gli auspici per il futuro

Nel dettaglio, rispetto a quanto sopra esemplificato, la Commissione intende dar vita ad un apprendimento variegato con l’ausilio delle tecnologie digitali, le quali possono migliorare notevolmente l’offerta di istruzione nelle zone rurali o remote e contestualmente favorire l’apprendimento degli studenti in condizioni di fragilità. In seconda istanza, per quanto riguarda gli alunni con bisogni educativi speciali, si intende porre in essere delle opportunità di sostegno specializzato e periodi di apprendimento supplementare, quali ad esempio biblioteche pubbliche e doposcuola con supporto pedagogico. Successivamente, la Commissione Ue, ha posto l’accento sull’importanza dell’utilizzo dei fondi relativi agli investimenti nell’ambito delle infrastrutture scolastiche e per l’incentivazione dell’integrazione scolastica europea mediante l’accesso a specifici programmi, come ad esempio Erasmus+.

I dati Invalsi e la didattica in Italia

In conclusione, in ossequio a quanto detto precedentemente, è fondamentale ricordare che, secondo i dati Invalsi recentemente pubblicati, a seguito dell’emergenza Covid – 19 e la conseguente didattica a distanza, oltre il 44% degli studenti delle scuole superiori nel nostro paese non ha raggiunto un livello di conoscenza minima della lingua italiana, è quindi fondamentale agire per tornare celermente ai livelli dell’istruzione pre-pandemia come sancito oggi dal sopra menzionato organismo europeo.

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