Due persone sono state uccise durante un agguato di camorra in Vico Cotugno, nel quartiere napoletano di Miano, alla periferia della città partenopea. E’ probabile che le due vittime, Domenico Sabatino di 40 anni e Salvatore Corrado, di 37, anni siano state freddate mentre erano in sella a uno scooter. Il mezzo, infatti, è stato ritrovato a terra accanto ai due corpi.
Gli investigatori hanno accertato che i sicari, incuranti della presenza di tante persone in strada, hanno esploso almeno otto colpi di pistola, forse con due armi. Sabatino aveva solo qualche denuncia a suo carico per reati di poco conto; era però il fratello di Francesco, ucciso due anni fa con alcune decine di coltellate, il cui corpo fu ritrovato alcune settimane dopo la morte in un canalone nelle campagne del quartiere di Chiaiano. Entrambi erano i figli di Ettore, soprannominato Ettoruccio, l’ex boss del rione Sanità diventato collaboratore di giustizia. Corrado era destinatario di una “nota di rintraccio” perché si era allontanato da una casa di lavoro in Abruzzo. Dei killer non si ha ancora nessuna traccia: dopo aver fatto fuoco ripetutamente i sicari – due o tre persone – si sono allontanati non si sa con quale mezzo, una moto o un’autovettura.
L’agguato è avvenuto in un’area da anni sotto il controllo del clan camorrista Lo Russo, i cosiddetti “Capitoni“, un sodalizio criminale fondato dai tre fratelli Salvatore, Vincenzo e Giuseppe. Una potente organizzazione criminale con interessi in svariati settori economici che però è stata decimata, negli ultimi tempi, da numerosi arresti. Salvatore è stato fermato nell’Agosto del 2007 con le accuse di associazione a delinquere di stampo camorristico e altri reati; ha iniziato a collaborare con la giustizia nel 2010. Il nuovo capo della cosca, Antonio Lo Russo e suo cugino Carlo Lo Russo sono stati arrestati dagli agenti della National Gendarmeria francese e dai Carabinieri di Napoli in un bar di Nizza il 15 aprile di due anni fa.