L’Istat, nell’ambito del flash su Retribuzioni e Contratti, ha comunicato che, l’indice delle retribuzioni, nel periodo gennaio-marzo 2024, è cresciuto del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Gli aumenti
La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-marzo 2024 è cresciuta del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo 2024 segna un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 3,0% rispetto a marzo 2023. Lo comunica l’Istat nell’aggiornamento flash su Retribuzioni e Contratti. L’aumento tendenziale delle retribuzioni è stato del 4,7% per i dipendenti dell’industria, del 2,6% per quelli dei servizi privati e dell’1,6% per i lavoratori della pubblica amministrazione.
I settori interessati
I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: legno, carta e stampa (+8,5%), credito e assicurazioni (+7,1%) e settore metalmeccanico (+6,1%). L’incremento è invece nullo per farmacie private, pubblici esercizi e alberghi, telecomunicazioni, ministeri, forze dell’ordine, forze armate e attività dei vigili del fuoco.
Il commento
“Nel primo trimestre dell’anno 2024, continua la fase di recupero delle retribuzioni contrattuali rispetto all’inflazione che era iniziata a ottobre 2023. La dinamica retributiva è più favorevole nel comparto industriale, con un incremento (+4,7% rispetto al primo trimestre 2023) quasi cinque volte superiore a quello dei prezzi (+1,0%); per i servizi privati, invece, il valore è poco più che doppio (+2,3%)”. È il commento dell’Istat.
Fonte: Ansa