I nerazzurri piegano a San Siro l’Atalanta, si prendono il secondo posto e sono matematicamente in Champions. Giallorossi battuti in rimonta a Firenze nei minuti finali. In coda flop Spezia.
Inter pronta per Istanbul
Mancano ancora due settimane alla finale di Champions League contro il Manchester City, ma l’Inter c’è. Stende a San Siro l’Atalanta (3-2) con una partenza lampo. Due gol in altrettanti minuti, prima con Lukaku che sfrutta la profondità e batte Sportiello sbloccando la serata dopo appena quaranta secondi. Il raddoppio arriva a stretto giro con Barella che raccoglie una respinta di Sportiello. Calhanoglu firma il tris, ma è fuorigioco. L’Atalanta rischia ma piano piano esce fuori e al tramonto della prima frazione la Dea va vicina al gol con Koopmeiners, ma è bravo Onana a chiudere lo specchio. Ma il portiere nerazzurro può nulla sulla conclusione di Pasalic, che risolve una mischia nell’area interista e fa 2-1. Nella ripresa l’Inter gestisce, tiene palla, crea e nella parte discendente del match mette il punto esclamativo sulla sfida con il terzo gol a firma Lautaro Martinez. Nel recupero l’autorete di Onana per il 3-2 finale. Successo che permette a Inzaghi di scavalcare la Lazio al secondo posto e volare matematicamente in Champions. Per Dea, speranze dj agganciare il quarto posto che si riducono.
La Fiorentina ribalta la Roma nel finale
La testa a Budapest dove tra quattro giorni la Roma giocherà la finale di Europa League contro il Siviglia. Eppure a Firenze, contro la Viola di Vincenzo Italiano, è proprio la formazione giallorossa a tenere in mano il boccino della gara. Ma non basta visto che alla fine a fare festa è la Fiorentina. Dal vantaggio firmato El Shaarawy dopo una decina di minuti, alle parate del portiere viola che ha negato a più riprese il raddoppio ai giallorossi. Roma in formazione largamente rimaneggiata per risparmiare i possibili titolari di Budapest. Eppure i subentrati fanno la partita. Solbakken sfiora il 2-0, Cerofolini salva prima su El Shaarawy, poi su Belotti. Ma quando la partita sembrava chiusa, ecco l’uno-due viola. Due disattenzioni della retroguardia romanista, fino a quel momento irreprensibile. Così arriva il pareggio di Jovic al minuto 85 e addirittura a due dalla fine, il sorpasso targato Ikoné che completa la rimonta e fa sorridere la Fiorentina, che non muore mai e lo ha dimostrato anche stasera. Amarezza per Mourinho e i suoi, che nonostante tanto turnover stavano portando a termine l’impresa. Ma adesso, per la Roma, testa solo alla finale di Budapest contro il Siviglia.
Poker Torino a La Spezia
E’ un momento magico per i granata di Juric che sbancano il “Picco”, firmando un poker che complica la corsa salvezza dello Spezia. Quindi risultato utile consecutivo per i granata che salgono solitari all’ottavo posto. A decidere il match, l’autorete di Wisniewski nella prima frazione, e nella ripresa i gol di Ilic, Ricci e Karamoh. Gioca bene e diverte il Torino che si ritrova a memoria e gioca una partita sontuosa. Ma se la vittoria dei granata permette a Juric di conquistare momentaneamente l’ottavo posto, dall’altra complica maledettamente i piani salvezza dello Spezia, che al momento rimane al quartultimo posto con una lunghezza di vantaggio sul Verona che domani però può mettere le freccia contro l’Empoli e scavalcare i liguri. A turbare la gara di Spezia, l’ennesimo episodio di razzismo con la partita interrotta per un paio di minuti prima dell’intervallo per gli insulti rivolti a Ivan Juric, tecnico granata, che ha richiamato l’attenzione dell’arbitro Guida. Poi, lo speaker ha ribadito la norma contro i cori di matrice razzista e la situazione è tornata alla normalità. Ma gesto che rimane.
Salernitana da rimonta: 3-2 all’Udinese
Pomeriggio di emozioni e gol all’Arechi, dove la Salernitana continua nel suo momento sì piegando in pieno recupero l’Udinese, E’ finita 3-2 per i granata, ma è stata una partenza lanciata per i friulani che in cinque minuti firmano il doppio vantaggio con le reti di Zeegelaar e Nestorovski a ridosso della mezz’ora. La Salernitana è brava a rimanere in piedi, accorcia al tramonto della prima frazione con un sinistro a giro di Kastanos e trova il pari in avvio di ripresa con il solito Candreva direttamente su calcio piazzato. Quando il pari sembrava fatto, ecco il colpo di coda dei campani, al sesto di recupero con Troost-Ekong che ribalta l’Udinese e regala tre punti d’oro alla squadra di Paulo Sousa.