I dati forniti dall’Inail hanno evidenziato una diminuzione delle denunce di infortunio, le quali sono scese dell’1,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 414.853 casi tra gennaio e dicembre. Questo calo diventa ancora più marcato se confrontato con gli anni precedenti alla pandemia, evidenziando un miglioramento nella sicurezza sul lavoro. Tuttavia, il dato che desta maggiore preoccupazione è l’aumento delle morti sul lavoro, con 797 vittime registrate nel 2024, sette in più rispetto al 2023.
I dati
Tra gennaio e dicembre del 2024 le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti) presentate all’Inail sono state 414.853, in diminuzione dell’1,9% rispetto alle 422.880 dello stesso periodo del 2023, del 24,2% rispetto al 2022, del 4,6% rispetto al 2021, dell’11,5% sul 2020 e del 10,2% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica. Salgono però i morti: 797, sette in più rispetto alle 790 registrati nel pari periodo del 2023, 10 in più rispetto al 2022 e 18 in più sul 2019, 176 in meno sul 2021 e 256 in meno sul 2020. I dati, provvisori, sono dell’Inail. Scende, si sottolinea nella nota dell’Istituto, l’incidenza degli incidenti ogni 100 mila lavoratori.
Fonte: Ansa