Il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato ai suoi sostenitori che per la campagna elettorale, in vista delle elezioni di novembre, sostituirà i mega comizi con teleconferenze, a causa del coronavirus. “Si chiameranno Trump-Rallies“, ha fatto sapere il tycoon, durante il primo meeting telefonico tenuto con il Wisconsin.
Per evitare il contagio
“Volevo stare con voi e questo davvero sostituisce i raduni che tutti amiamo così tanto, abbiamo avuto grandi raduni in Wisconsin e in tutto il Paese”, ha detto Trump. E ha aggiunto: “Sfortunatamente fino a quando non viene risolto, stiamo andando davvero bene con terapie e vaccini“. Quindi “fino a quando ciò non sarà risolto sarà difficile organizzare quei grandi raduni, terrò raduni telefonici“. E “li chiameremo Trump-Rallies: lo faremo telefonicamente e abbiamo molte persone in linea e lo apprezzo”, ha spiegato Trump facendo riferimento al coronavirus.
I comizi di Trump
Il tycoon ammette che “sarà dura” tenere raduni di persona fino a quando il “coronavirus” non sarà “risolto”. Ma né lui né gli organizzatori della sua campagna elettorale hanno definitivamente escluso lo svolgimento di comizi. Intanto il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden (per il quale i sondaggi rilevano un crescente vantaggio), fa sapere di avere iniziato a ricevere briefing di intelligence. E avverte che Russia, Cina e altri avversari stanno tentando di minare le imminenti elezioni americane di novembre. “Lo sappiamo da prima, e vi garantisco che lo so ora perché ricevo di nuovo i briefing“, precisa Biden. “I russi sono ancora impegnati, stanno cercando di delegittimare il nostro processo elettorale. E’ un fatto”, ha dichiarato Biden a una raccolta fondi.
Intelligence
“La Cina e anche altri sono impegnati in attività progettate per farci perdere la fiducia nel risultato“. Biden riceveva i briefing di intelligence quando era vicepresidente. Aveva detto il 30 giugno ai giornalisti di non riceverli. Aveva poi aggiunto che l’amministrazione Trump non offriva i “classified briefing”. E ciò anche se tradizionalmente vengono forniti ai candidati dei principali partiti dopo la vittoria alle primarie. Biden però non sarà formalmente il candidato presidenziale democratico fino alla convention del partito il mese prossimo.
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