La guerra in Ucraina giunge al 282esimo giorno. Il Cdm ha approvato il decreto legge che dispone la proroga dell’invio “di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative di Kiev”.
Guerra in Ucraina: nuovo attacco russo nella notte a Zaporizhzhia
Un nuovo attacco dell’esercito russo è stato sferrato nella notte in un villaggio nel distretto di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh su Telegram, scrive Ukrinform.
“Un villaggio in una delle comunità del distretto di Zaporizhzhia è stato nuovamente colpito. L’obiettivo del nemico era la distruzione delle infrastrutture industriali ed energetiche. A seguito dell’attacco, l’edificio amministrativo, che ospitava tutti i servizi necessari ai residenti locali, è stato quasi completamente distrutto. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito”, ha scritto su Telegram Starukh. Le squadre di emergenza sono tuttora sul posto per spegnere l’incendio che è scoppiato dopo l’attacco. (ANSA).
Ucraina, vescovo di Donetsk: russi hanno catturato un terzo sacerdote
A Militopol, in Ucraina, un terzo sacerdote cattolico è stato arrestato dai russi. Lo ha reso noto Maksym Ryabukha, nuovo vescovo ausiliare dell’Esarcato arcivescovile di Donetsk. Il prete, don Oleksandr, è stato preso con la forza nella sua chiesa, davanti ai fedeli impietriti. Espulso dai territori occupati, adesso si troverebbe a Zaporizhzhia.
Zelensky: 1.300 prigionieri restituiti dalla Russia
Sono oltre 1.300 i militari catturati restituiti all’Ucraina dalla Russia dall’inizio dell’invasione. Lo ha reso noto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo uno scambio di cinquanta prigionieri con Mosca. “Non ci fermeremo fino a che tutta la nostra gente non avrà fatto ritorno”, ha concluso Zelensky. Le autorità russe hanno dichiarato alla Croce Rossa Internazionale di avere circa 6mila prigionieri ucraini.
Zelensky: “Stop a organizzazioni religiose legate a Mosca”
L’Ucraina intende limitare le attività delle organizzazioni religiose legate alla Russia e rivedere lo status della Chiesa ortodossa ucraina fedele al patriarcato di Mosca. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale, dopo una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale. Il Consiglio “ha incaricato il governo di presentare alla Verkhovna Rada (il parlamento ucraino, ndr) un progetto di legge per impedire alle organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza della Federazione Russa di operare in Ucraina”.
Zelensky ha spiegato che lo Stato dovrà “garantire lo svolgimento di una perizia religiosa dello statuto della Chiesa ortodossa ucraina sulla presenza di un legame canonico con il patriarcato di Mosca e, se necessario, adottare le misure previste dalla legge”. Il Consiglio nazionale ha deciso inoltre di verificare “la presenza di motivi legali e il rispetto delle condizioni di utilizzo da parte di organizzazioni religiose della proprietà situata sul territorio della Riserva storica e culturale nazionale di Kyiv-Pechersk”.
Si tratta del sito dove sorge lo storico Monastero delle Grotte di Kiev, residenza del Metropolita fedele al patriarcato di Mosca, perquisito nei giorni scorsi dai servizi di sicurezza ucraini che sostengono di avervi trovato diverse migliaia di dollari e rubli, documenti di propaganda filorussa e passaporti falsi. “Tutti gli organismi responsabili di garantire la sicurezza nazionale dovrebbero intensificare le misure per identificare e contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi nell’ambiente religioso dell’Ucraina – ha insistito Zelensky nel videomessaggio postato su Telegram -. E applicare sanzioni personali: i nomi delle persone coinvolte – saranno presto resi pubblici”.
Fonte: Ansa