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Giorno del Ricordo degli esuli delle Foibe: Gualtieri depone corona all’Altare della Patria

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Consiglio Mario Draghi parteciperanno questo pomeriggio al Senato ad una celebrazione del 'Giorno del Ricordo', istituito per ricordare il dramma degli esuli dall'Istria e dalla Dalmazia e la tragedia delle foibe

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha deposto questa mattina una corona all’Altare della Patria in occasione del “Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe Istriane e dell’esodo delle popolazioni giuliano-dalmate”. Tra i presenti il consigliere di Fdi Andrea De Priamo. Sempre in mattinata il sindaco ha presenziato la cerimonia di commemorazione del “Giorno del Ricordo” nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.

Mattarella e Draghi in Senato

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Consiglio Mario Draghi parteciperanno questo pomeriggio al Senato – insieme alla presidente Casellati – ad una celebrazione del ‘Giorno del Ricordo’, istituito per ricordare il dramma degli esuli dall’Istria e dalla Dalmazia e la tragedia delle foibe.

Altre commemorazioni si svolgeranno sul Carso triestino, a Monrupino e Basovizza dove si trovano alcune delle cavità naturali dove i partigiani titini gettarono dopo la seconda guerra mondiale migliaia di vittime.

Le vittime delle Foibe

Secondo gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali le vittime in Venezia Giulia, nel Quarnaro e nella Dalmazia sono comprese tra le 3 000 e le 5 000 (comprese le salme recuperate e quelle stimate, nonché i morti nei campi di concentramento jugoslavi).

Altre fonti invece fanno salire questo numero fino a 11 000. Numero che secondo Raoul Pupo si può raggiungere soltanto conteggiando anche i caduti che si ebbero da parte italiana nella lotta antipartigiana.

L’esodo Giuliano dalmata

Al massacro delle foibe seguì l’esodo giuliano dalmata, ovvero l’emigrazione più o meno forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, del Quarnaro e dalla Dalmazia; territori del Regno d’Italia prima occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia tramite i trattati di pace di Parigi del 1947. Si stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250 000 e le 350 000 persone tra il 1945 e il 1956.

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