In Italia salgono ancora i contagi per coronavirus. Dai dati forniti dal Ministero della Salute, risultano 552 i nuovi casi, 150 in più di del giorno prima, che fanno salire il totale a 249.756. In calo il numero dei morti, oggi sono 3 rispetto ai 6 di ieri. Le vittime, dall’inizio della pandemia, sono in totale 35.190. Il numero dei guariti nelle ultime 24 ore è pari a 319, per un totale di 201.642. Rimane invariato il dato relativo ai pazienti ricoverati in terapia intensiva :42. I ricoverati con sintomi sono 779 (+17 rispetto al giorno precedente). 12.103 sono le persone in isolamento domiciliare (+213). I tamponi effettuati al momento sono 7.158.909, in aumento di 59.196 rispetto a ieri. I casi testati sono finora 4.247.326, al netto di quanti tamponi abbiano fatto.
In Piemonte, Emilia Romagna e Veneto si registrano decessi.
I dati regionali
Le persone attualmente positive sono:
5.645 in Lombardia
701 in Piemonte
1.675 in Emilia-Romagna
1.215 in Veneto
435 in Toscana
216 in Liguria
1.008 nel Lazio
158 nelle Marche
372 in Campania
82 nella Provincia autonoma di Trento
170 in Puglia
190 in Friuli Venezia Giulia
155 in Abruzzo
369 in Sicilia
128 nella Provincia autonoma di Bolzano
33 in Umbria
58 in Sardegna
97 in Calabria
17 in Valle d’Aosta
35 in Molise
74 in Basilicata.
Le vittime registrate:
16.829 in Lombardia
4.136 in Piemonte
4.292 in Emilia-Romagna
2.078 in Veneto
1.137 in Toscana
1.568 in Liguria
865 nel Lazio (+1)
987 nelle Marche
438 in Campania (+2)
405 nella Provincia autonoma di Trento
553 in Puglia
346 in Friuli Venezia Giulia
472 in Abruzzo
284 in Sicilia
292 nella Provincia autonoma di Bolzano
80 in Umbria
134 in Sardegna
97 in Calabria
146 in Valle d’Aosta
23 in Molise
28 in Basilicata.
I verbali del Cts
Nella riunione del 3 marzo, presso la sede della Protezione civile, il Comitato tecnico scientifico aveva proposto di “adottare le opportune misure restrittive già adottate nei Comuni della zona rossa anche in questi due comuni”, ovvero Alzano Lombardo e Nembro e questo “al fine di limitare la diffusione dell’infezione nelle aree contigue”. Ciò è possibile leggerlo nel verbale della riunione reso pubblico dal consigliere regionale della Lombardia Niccolò Carretta che il 6 aprile aveva fatto una richiesta al Pirellone di accesso agli atti riguardo la zona rossa bergamasca.
La Fondazione Luigi Einaudi ha pubblicato la documentazione che a suo tempo era stata secretata del Comitato tecnico scientifico. Questi documenti erano alla base dei Dpcm. È possibile consultare i verbali sul sito. Ciò è stato possibile grazie all’appello che il Presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, ha rivolto al Presidente del Consiglio Conte di far prevalere informazione e trasparenza rispetto ad elementi di tale rilevanza per la vita dei cittadini italiani.