Sarà il card. Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, a presiedere il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella basilica di San Francesco, il rito della beatificazione del venerabile Carlo Acutis, sepolto al santuario della Spogliazione.
Tomba esposta
Al fine di evitare un eccessivo assembramento nel giorno dell’evento, scrive il Sir, il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino ha aperto la tomba del prossimo beato, che resterà visibile, per ora, solo fino al 17 ottobre, data la difficoltà a gestire in sicurezza per un periodo più lungo i flussi di devoti in questo periodo di pandemia.
Dopo la morte, a scopo di preservazione, il corpo di Carlo – morto a 15 anni di leucemia – ha subito un processo d’imbalsamazione. Per la successiva esposizione della salma, il suo volto è stato ricostruito tramite una maschera in silicone che ne ricreava le sembianze.
In merito, è intervenuto il vescovo, negando la notizia – girata sui media nei gironi scorsi – che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto.
“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al santuario – spiega mons. Sorrentino –, esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi”.
“Un’operazione che è stata svolta con arte e amore – ha aggiunto il vescovo -. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”.
La vita di Carlo
Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006) nacque da Andrea e Antonia Salzano, esponenti dell’alta borghesia milanese, che si trovavano temporaneamente a Londra per motivi di lavoro.
La famiglia si trasferì a Milano pochi mesi dopo, dove Carlo frequentò la scuola elementare e media presso le suore Marcelline e il liceo classico presso i Gesuiti dell’istituto Leone XIII.
Fin da piccolo visse la fede in ogni aspetto della sua vita: a soli sette anni, con la Prima comunione, ricevuta con un permesso speciale, iniziò il suo amore per l’Eucaristia, che chiamava “La mia autostrada per il Cielo“.
La sua devozione, rivolta in particolare, oltre che all’Eucaristia, alla Madonna, lo portava quotidianamente a partecipare alla messa e a recitare il rosario. I suoi modelli erano i santi Francisco e Jacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio.
La sua fu un’adolescenza normale, dove c’era spazio per gli affetti familiari e l’amicizia, ma c’era anche spazio per aiutare gli ultimi. Tra le sue passioni c’era l’informatica, per la quale mostrava un grande talento, e della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web: per questo motivo viene indicato come possibile futuro patrono di Internet.
Ideò e organizzò la mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dall’Istituto San Clemente I Papa e Martire. Tale mostra, ospitata nelle parrocchie che ne fanno richiesta e presente anche online, è già stata ospitata in tutti i cinque continenti: solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 parrocchie. Nel resto del mondo in centinaia di parrocchie e in alcuni tra i santuari mariani più famosi, come ad esempio Fatima, Lourdes e Guadalupe.
Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante, a causa della quale morì il 12 ottobre 2006, in soli tre giorni, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.
Definito “Quasi un Frassati milanese”, fu sepolto nel cimitero di Assisi dove rimase fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione, nella stessa città, dove si trova dal 6 aprile 2019.
Il processo di canonizzazione di Carlo Acutis
Il 24 novembre 2016, con l’intervento dell’allora arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, si è chiusa a Milano la fase diocesana del processo di beatificazione di Carlo Acutis, iniziato il 15 febbraio 2013.
Il 5 luglio 2018 viene dichiarato venerabile da papa Francesco: con questo titolo la Chiesa riconosce che Carlo ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane.
Nel novembre 2019 la consulta medica ha espresso parere positivo su un presunto miracolo attribuito alla sua intercessione, necessario per la beatificazione. Il 21 febbraio 2020 papa Francesco ha riconosciuto il miracolo, aprendo la strada alla beatificazione che verrà celebrata ad Assisi sabato 10 ottobre, alle 16, nella basilica papale di San Francesco.
Monsignor Ennio Apeciti, responsabile dell’Ufficio delle cause dei santi dell’Arcidiocesi di Milano, ha detto: “La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale, in modo misterioso come se Qualcuno volesse farlo conoscere. Attorno alla sua vita è successo qualcosa di grande, di fronte a cui mi inchino”.
Nel video, l’intervista di Vatican News alla mamma di Carlo, Antonia Salzano, in occasione dell’esposizione del corpo del futuro beato nel Santuario della Spogliazione.