Sono 18.916 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 2.907.825 da inizio pandemia. Sono i dati diffusi oggi, 27 febbraio, dal ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 20.499.
Le vittime sono invece 280, in aumento rispetto alle 253 di ieri, per un totale di 97.507 da inizio pandemia. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 323.047, contro i 325.404 della rilevazione precedente, per un totale di 39.875.863 da inizio emergenza. Il tasso di positività scende quindi al 5,8% (ieri era al 6,3%).
Risalgono gli attualmente positivi
Continua la risalita del numero degli attualmente positivi, 7.302 in più (ieri +8.521), e sono 411.966 in tutto. Di questi, 391.378 pazienti sono in isolamento domiciliare, 7.200 in più di ieri. 11.320 sono i pazienti dimessi o guariti da ieri, per un totale di 2.398.352 pazienti dall’inizio della pandemia. Sono 102 i pazienti ricoverati nelle ultime 24 ore per un totale di 20.588. I pazienti che sono stati ricoverati in terapia intensiva crescono di 22 unità nelle ultime 24 ore, per un totale di 2.216.
Lombardia in testa
La Regione con più casi è sempre la Lombardia (+4.191), seguita da Emilia Romagna (+2.542), Campania (+2.215) e Lazio (+1.347). Il totale dei casi sale a 2.907.825. I guariti sono 11.320 (ieri 11.714), per un totale di 2.398.352.
Sardegna in zona bianca
Salgono a 41.114 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 87 nuovi contagi, scrive Repubblica.
La Sardegna in zona bianca “è un grande risultato, ottenuto grazie all’impegno di tutti i cittadini sardi, un punto di partenza piuttosto che di arrivo”. Così il governatore Solinas che invita a mantenere alta la guardia contro il virus, “affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti”. La zona bianca non è un invito al “liberi tutti”, sottolinea, “deve essere anzi interpretata come sprone alla massima responsabilità”. “Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive”, conclude.