Quasi 3.000 armeni sono entrati in Armenia dal Nagorno-Karabakh in seguito all’offensiva militare azera che ha provocato centinaia di morti, feriti o dispersi. Ma secondo il ministero della Difesa russo “non sono state segnalate violazioni del cessate il fuoco”. Il primo ministro armeno ha puntato il dito contro gli alleati russi definendo “inefficaci” i sistemi di sicurezza esterna del suo Paese.
3mila armeni hanno lasciato il Nagorno-Karabakh
Quasi 3.000 armeni sono entrati in Armenia dal Nagorno-Karabakh in seguito all’offensiva militare azera della scorsa settimana nella regione contesa, che ha provocato centinaia di morti, feriti o dispersi. Lo riferisce il Guardian. Diverse centinaia di rifugiati hanno iniziato domenica ad attraversare il confine dal Nagorno-Karabakh, diventando i primi civili a raggiungere l’Armenia in quasi un anno e riunendo le famiglie dopo un blocco di 10 mesi da parte dell’Azerbaigian che ha portato a una disperata carenza di cibo, carburante e acqua nella capitale Stepanakert e nelle aree circostanti. Funzionari del governo armeno secessionista della regione hanno detto che intendono evacuare migliaia di sfollati dalla regione in Armenia.
Premier armeno, ‘inefficaci le attuali alleanze estere
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha lanciato oggi una critica velata all’alleato di lunga data, la Russia, definendo “inefficaci” gli attuali sistemi di sicurezza esterna del suo Paese. “I sistemi di sicurezza esterna in cui l’Armenia è coinvolta sono inefficaci quando si tratta di proteggere la nostra sicurezza e gli interessi nazionali dell’Armenia”, ha dichiarato Pashinyan in un discorso televisivo trasmesso pochi giorni dopo la vittoria dell’Azerbaigian nella regione contesa del Nagorno-Karabakh.
Mosca: “Nessuna violazione della tregua nel Nagorno-Karabakh”
Non sono state segnalate violazioni del cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh dal 20 settembre. Lo afferma il ministero della Difesa russo, scrive l’agenzia Tass. “Il contingente di pace russo continua la sua missione nel Nagorno-Karabakh. Mantiene i contatti con Baku e Stepanakert per evitare spargimenti di sangue, garantire la sicurezza e l’osservanza del diritto umanitario nei confronti dei civili. Non sono state segnalate violazioni del cessate il fuoco”, si legge in una nota del ministero.
Fonte: Ansa