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giovedรฌ 27 Febbraio 2025

TAJANI: โ€œCOSIโ€™ Lโ€™EUROPA PUOโ€™ FERMARE LA TRATTAโ€

Il grande appuntamento con la Via Crucis per le donne crocifisse, vittime della tratta e della prostituzione coatta, insieme a tantissima gente, che ha percorso le vie della Garbatella a Roma, ha visto anche la partecipazione di molte autoritร  civili, tra cui il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. In Terris lo ha intervistato.

Onorevole Tajani, cosa puรฒ fare lโ€™Europa per fermare la piaga della schiavitรน a scopi sessuali di tante ragazze?

โ€œIntanto bisogna risolvere il problema a monte. Sono anni che dico che o si investe con una strategia seria in Africa, con miliardi di euro, oppure il problema non si risolve. Perchรฉ รจ legato allโ€™immigrazione adesso di centinaia di migliaia di persone, in futuro di milioni se non risolviamo la questione. Pensiamo ad aspetti come la presenza di Boko Haram in Nigeria, la siccitร  e la carestia in Somalia, la situazione in Niger o nella Repubblica Centrafricana, il deserto che si mangia chilometri quadrati di terreno coltivatoโ€ฆ ci sarร  sempre gente che fuggirร  da queste situazioni e tutti quanti coloro che speculano sulla disperazione di queste persone cercano di fare affari in tutti i modi, facendo attraversare il deserto e il Mediterraneo, e poi sfruttandole quando arrivano qui, soprattutto le ragazze, che quando pensano di essere arrivate ad avere la libertร  o quanto meno una condizione di vita migliore rispetto a quella che avevano nel loro Paese, scoprono invece che la situazione รจ peggiore perchรฉ i mercanti di carne umana continuano a fare i mercanti di carne umana. Va stroncato il traffico dei migrantiโ€.

tratta

In che modo?

โ€œServono sicuramente controlli maggiori ma il problema dellโ€™Africa va risolto in Africa, con investimenti e una strategia europea a lungo termine  che intervenga su vari frontiโ€.

Eppure lโ€™Europa sembra aver dimenticato cosa sia la solidarietร .

โ€œNon รจ solo questione di solidarietร  ma anche di integrazione delle persone, delle ragazze, impedire che vadano a finire in mezzo alla strada, impedire che vengano trattate come merce da vendere. Ma, ripeto, serve una strategia da ampio raggio. Qui siamo solo terminali. Eโ€™ come la questione immigrazione e terrorismo: non dobbiamo guardare il problema a valle, lo dobbiamo risolvere a monte. Altrimenti sarร  difficile farloโ€.

Ma cโ€™รจ la volontร  politica di attuare una strategia comune?

โ€œIntanto la guerra alla povertร  รจ uno degli obiettivi che ci siamo posti, una delle scelte dellโ€™Unione europea. Adesso รจ in discussione in Parlamento una proposta della Commissione per investire di piรน in Africa ma non รจ sufficiente. A mio parere occorre uno sforzo molto piรน grande se vogliamo evitare che accadano fenomeni come questo della tratta che รจ una parte, drammatica, del problema. Poi ce ne sono tante altreโ€.

Cosa รจ possibile fare in concreto?

โ€œBisogna realizzare veri campi controllati, dove ci siano medici, alimenti per i bambini, alimenti per le persone, ci siano ospedali da campo, difesi dalle polizie. Lโ€™Europa se si dร  una politica estera ha le possibilitร  di garantire la sicurezza di simili strutture che forse bisognerebbe realizzare a sud del deserto, in modo che non ci siano altri sfruttamenti. Poi si tratta di sostenere tutti i centri che aiutano queste ragazze, che hanno bisogno di essere sottratte dalle mani del racket della prostituzione e della droga. Tuttavia affrontiamo il problema quando รจ giร  diventato un dramma: bisogna risolverlo primaโ€.

tratta

Ha fatto riferimento al terrorismo. Lโ€™ultimo tragico episodio รจ quello di Stoccolma.

โ€œNon dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo collaborare di piรน soprattutto sulla prevenzione. Guardate cosa รจ successo a Venezia: grazie alla prevenzione sono state arrestati tre persone che stavano per fare un attentato al ponte di Rialto. La prevenzione devโ€™essere fatta a livello europeo. I terroristi non conoscono frontiere, neanche la collaborazione europea deve averne. Servono maggiori sforzi da parte dei servizi segreti, delle polizie e delle magistrature. O si fa cosรฌ o rischiamo di non farcela.E serve anche la collaborazione dei Paesi da cui si muovono i terroristi. Stiamo attenti a quello che succede nei Balcani perchรฉ in quella parte di Europa stanno arrivando molti reduci di Mosul e di Raqqa e lโ€™area rischia di diventare sempre piรน una polverieraโ€.

Come la Siriaโ€ฆ

โ€œEโ€™ una situazione drammatica, dobbiamo evitare lโ€™escalation, ormai quello che รจ successo รจ successo. Cโ€™รจ stata unโ€™azione americana di reazione ora si tratta di lavorare per la pace e lโ€™Europa deve far sentire la sua voce, non puรฒ stare a guardare, non puรฒ non essere protagonista. Sarร  un vero banco di prova per quello che abbiamo detto e scritto il 25 marzo a Roma quando abbiamo firmato in occasione dei 60 anni dei Trattati un testo che ci impegna tutti quanti. Ho detto che il Parlamento europeo verificherร  lโ€™applicazione dei punti e uno รจ proprio quello di avere unโ€™Europa piรน forte nel mondo: in questo caso dobbiamo essere piรน forti e capaci di lavorare per portare la pace e lenire una ferita che rischia di essere esplosivaโ€.

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