Disagi all’orizzonte per gli italiani: da una parte il 30 si concretizzerà lo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico, con problematiche in tutte le principali città della Penisola, dall’altra si dovrà far fronte allo sciopero dei benzinai che è in programma dal 31 marzo all’1 aprile. Per i mezzi pubblici le modalità si differenziano città per città. Questo l’elenco delle principali:
Roma: stop di Atac dalle 8,30 alle 12,30
Milano: si ferma Atm dalle 18 alle 22
Torino: i lavoratori di Gtt incrociano le braccia dalle 18 alle 22
Venezia: lavoratori fermi dalle 10 alle 13
Genova: fascia oraria dello sciopero dalle 11,45 alle 15,45
Bologna: sciopero dalle 9,30 alle 13,30
Napoli: protesta dalle 9 alle 13
Reggio Calabria: il fermo va dalle 10,30 alle 14,30
Nuovo sciopero dei benzinai dal 31 marzo al 1 aprile. E’ stata infatti confermata la seconda tornata di stop dei gestori della aree di servizio autostradali. E’ quanto si legge in una nota di Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio che parlano di “delusione e imbarazzo per l’indifferenza e l’inerzia del governo”. Nell’incontro di ieri al ministero Infrastrutture e Trasporti, spiegano i sindacati, “non e’ stato possibile ottenere alcun tipo di risposta alle questioni – aumenti sistematici dei pedaggi e delle tariffe, prezzi dei carburanti più alti d’Europa, vigilanza sui comportamenti dei concessionari, tutela del servizio pubblico e del bene oggetto della concessione – che da anni la categoria cerca di portare inutilmente all’attenzione delle responsabilita’ Istituzionali competenti”
“Alla grande delusione, – aggiungono – fa oltretutto riscontro una buona dose di imbarazzo nel dover prendere atto delle distinte convocazione dei ministeri competenti -all’incontro al Mit farà seguito la convocazione partita in contemporanea dal Mise per il prossimo 31 marzo, quando per altro lo sciopero sara’ già ampiamente in corso – a dimostrazione dell’insensibilità già ampiamente mostrata ai temi della vertenza e di una malcelata “dialettica” tutta interna al Governo di cui, di fatto, continuano ad avvantaggiarsi i concessionari, impegnati a difendere un “bottino”, fatto di privilegi e rendite di posizione, finora loro garantito e mai messo in discussione”. “Intanto – conclude la nota – nelle prossime ore sara’ depositato presso il Tar del Lazio il ricorso predisposto in opposizione all’Atto di indirizzo firmato il 29 gennaio di quest’anno dai Ministri Lupi e Guidi”.
Per l’Emilia-Romagna si possono trovare on line gli elenchi dei distributori aperti in occasione dello sciopero. Sul sito ‘Imprese ER‘ sono elencati gli impianti autostradali che devono garantire il servizio per tutta la durata dello sciopero: A1, San Martino ovest, Roncobilaccio ovest e Secchia est; A13, Po est; A14, Sillaro ovest, Bevano ovest, Montefeltro est, Santerno est e La Pioppa est; A15, Tugo ovest e Medesano est; A21, Nure sud.