Grazie ai Salesiani per il sociale – Federazione Scs/Cnos – e in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, sono quasi 300 i giovani che presto potranno impegnarsi nell’aiutare il prossimo. “Con l’esito sulla valutazione dei progetti di Servizio Civile (SC), nell’ambito del programma europeo Garanzia Giovani, si apre una nuova fase. Quasi una scommessa per quei ragazzi che decideranno di sfruttare quest’opportunità e per gli enti che li vedranno arrivare scaglionati nel tempo”. Don Giovanni D’Andrea, presidente dei Salesiani per il Sociale, commenta così l’iniziativa. Infatti, all’interno di “Garanzia Giovani” – un piano europeo – i Salesiani hanno presentato ben 55 progetti e solo due di questi sono stati respinti. Con il servizio civile si cerca di dare una risposta a quei tanti ragazzi e ragazze che sono in emergenza lavorativa.
Grazie al piano “Garanzia Giovani”, la Comunità Europea riesce a trasferire fondi alle regioni italiane che partecipano al servizio civile in modo da permettere quest’esperienza di vita. Il Servizio Civile e Garanzia Giovani non sono progetti mirati a creare posti di lavoro: “”Quello che mi preme sottolineare riguarda l’accostamento del Servizio Civile al programma europeo destinato all’occupazione giovanile – conclude don Giovanni D’Andrea – perché non finisca con il creare tra i giovani una velata illusione di opportunità lavorative. Su questo è giusto essere chiari e trasparenti sin dall’inizio”.