Questa sera gli studenti di Università solidale di Padova e il movimento dei giovani della Comunità di Sant’Egidio organizzano una cena con i profughi e i senza dimora nel quartiere universitario di Padova: è la festa #livingtogether, la città di tutti. Molti negozianti della zona hanno voluto contribuire alla serata. “È l’immagine di una città accogliente, in cui c’è posto per tutti, segno che vivere insieme è possibile”, sottolineano i promotori, che aggiungono: “Già da diverse settimane gli studenti della Sant’Egidio vanno a visitare i profughi presenti in città e nella provincia. Nell’incontro si superano timori e distanze: con molti è nata una bella amicizia”. La cena sarà preceduta alle 19,00 da una preghiera per la pace e per tutto coloro che fuggono dalle guerre.
Dopo Roma e Genova, Padova è la terza Università in questi ultimi anni ad aprire le sue porte ai poveri della città. Più di cento studenti sono stati coinvolti nella preparazione dell’incontro facendosi interpreti in maniera originale dell’identità stessa che caratterizza da sempre la vita dell’Ateneo patavino: l’apertura universale e la cultura della solidarietà. In un momento difficile per gli effetti della crisi economica, ma anche di crisi di idee e di prospettive a lungo termine, l’incontro fra gli universitari e i poveri di strada è stato un segno per l’intera città di Padova: vivere insieme è possibile ed è la chiave per il futuro.