Il 10 e l’11 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. L’obiettivo principale di questa iniziativa, sostenuta dall’International Association for Suicide Prevention (IASP), e sponsorizzata dalla World Health Organization (WHO), è aumentare la consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione generale, che il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. Di anno in anno, viene proposto un tema nuovo della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio al fine di presentare tutte le ricerche, i risultati e le nuove prospettive nell’ambito della prevenzione del suicidio nel mondo.
Le campagne di prevenzione che si sono svolte in questo decennio hanno puntato l’attenzione sul ruolo giocato dai diversi fattori che possono condurre a comportamenti suicidi, proponendo strategie di prevenzione volte a ridurne i fattori di rischio. In questi ultimi mesi, il tema del suicidio è stato al centro di spiacevoli eventi di cronaca legati alla crisi economica, all’incertezza per il futuro e problematiche sociali
Appuntamenti istituzionali come questo danno l’opportunità ai diversi settori della comunità, (il pubblico, le associazioni a scopo benefico, le comunità, i ricercatori, i clinici, i medici di base, i politici, i volontari e tutti coloro che hanno a avuto a che fare con il suicidio) di valutare in modo sinergico le migliori strategie verso una efficace prevenzione.
La WHO stima che ogni anno nel mondo muoiano un milione di persone per suicidio. Nel mondo quindi muoiono suicidati 14,5 su 100.000 abitanti. La realtà è che ogni minuto, nel mondo, avvengono più di due morti per suicidio. In molti paesi industrializzati, il suicidio è la seconda o terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti. I dati emersi da studi internazionali evidenziano che il comportamento suicidario è un fenomeno complesso e, solitamente, una sola causa non è sufficiente a spiegarlo. Durante gli ultimi tre decenni, la raccolta di fattori di rischio per il suicidio hanno evidenziato cause biologiche, culturali, psicologiche, che possono influenzare il rischio di suicidio.
In Italia si contano circa 4000 suicidi l’anno; più o meno come se un piccolo comune scomparisse completamente. In Italia, la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è organizzata dal Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’ospedale S.Andrea, diretto dal Prof. Maurizio Pompili, referente italiano della IASP, sotto l’egida del Prof. Paolo Girardi, Direttore della Cattedra di Psichiatria e responsabile dell’U.O.C. di Psichiatria.