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domenica Marzo 9 2025

Interruzione di gravidanza e controllo delle nascite

Accettare una gravidanza, inattesa o non pienamente voluta, pone repentinamente la madre e il padre (se lasciati soli o male informati) di fronte ad un cambiamento difficile e apparentemente complesso. Il bambino che si forma ha di fronte a sรฉ un mondo che potrebbe rifiutarlo ritenendo il suo diritto alla vita inferiore rispetto a quello di scelta di chi รจ chiamato a ospitarlo nel suo grembo. La nascita potrebbe essere considerata come concepita nel momento โ€œsbagliatoโ€, un โ€œerroreโ€ da cancellare. Espressioni che contribuiscono a far perdere di vista quello che dovrebbe essere un diritto inalienabile: la vita.

Questa โ€œcortinaโ€ dei termini contribuisce in modo preponderante il mancato riconoscimento del feto quale persona umana. Molte locuzioni oggi utilizzate come la cosiddetta โ€œinterruzione volontaria della gravidanzaโ€ (ripreso dallโ€™art. 1 della ll. 140/78) sostituiscono quei termini ben piรน significativi, ma scomodi come โ€œabortoโ€ che darebbero unโ€™idea piรน cruda della realtร  dei fatti.

Con la medesima โ€œambiguitร โ€ di significati pensiamo a โ€œcontraccettivoโ€, oggi troppo speditamente utilizzato. Semanticamente inizia ad assumere una valenza diversa: spesso si immagina tale parola correlata a un semplice mezzo per il โ€œcontrollo della fertilitร โ€, annullando il concetto piรน profondo che riassume in sรฉ del valore proprio e relazionale della procreazione creando nei fatti una โ€œmanipolazioneโ€. Viene preferito bloccare una funzione, una capacitร  biologica, attraverso i mezzi contraccettivi, piuttosto che diventare coscienti e consapevoli della propria fertilitร  regolandola naturalmente.

Paolo VI nella sua Enciclica, Humanee Vitae 25 luglio 1968 definisce in merito allโ€™inscindibilitร  dei due aspetti, unione e procreazione che โ€œ[โ€ฆ] per la sua intima struttura, lโ€™atto coniugale, mentre unisce con profondissimo vincolo gli sposi, li rende atti alla generazione di nuove vite [โ€ฆ] Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, lโ€™atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento allโ€™altissima vocazione dellโ€™uomo alla paternitร โ€.

Una definizione scientifica del termine โ€œcontraccettivoโ€ la ritroviamo nel sussidio n. 5 del testo edito dal Movimento per la Vita dal titolo โ€œfertilitร  umana, bene prezioso da conoscere e valorizzare responsabilmenteโ€: ยซLa contraccezione รจ un mezzo di controllo della fertilitร , che non impedisce soltanto lโ€™incontro dello spermatozoo con lโ€™ovocellula ma possiede, in alcuni casi, altri meccanismi di azione che risultano farmacologicamente abortiviยป. In altri termine viene contrastata la acceptio, cioรจ lโ€™accoglienza.

Nasce il problema semantico della definizione in ambito anzitutto culturale e procedurale, riconducendo lโ€™aborto al termine โ€œcontraccezioneโ€. Realisticamente, una volta avvenuto il โ€œconcepimentoโ€ non si puรฒ piรน parlare di contraccezione e i vari farmaci che vengono sostenuti, che โ€œbloccanoโ€ lโ€™impianto dellโ€™embrione nellโ€™utero dovrebbero avere una connotazione non piรน definita anticoncezionale, ma abortiva. Sul tema il Consiglio di Stato ha emesso unโ€™ordinanza n.4057/2014, tesa a verificare quanto occorso. Nulla di scontato anche sul piano scientifico. Non vi รจ dubbio che una buona regola รจ che quando non vi รจ certezza assoluta sullโ€™azione del composto dovrebbe prevalere il principio di estrema precauzione. Invece la babele della confusione, presunta o indotta, รจ solo aumentata.

Per ora attendiamo che su questo dilemma Palazzo Spada si pronunci. In attesa di ciรฒ, o in alternativa, sarebbe necessario o sufficiente rifondare la propria vita avendo nel โ€œcuoreโ€ le giuste prioritร  con la corretta scala di valori. Va considerata โ€œlโ€™adeguata moralitร  degli attiโ€, Giovanni Paolo II nella lettera enciclica, Veritas Splendor del 06 agosto 1993 n. 72 rileva che: ยซLโ€™agire รจ moralmente buono quando le scelte della libertร  sono conformi al vero bene dellโ€™uomo [โ€ฆ] (Mt 19,16) mette immediatamente in luce lโ€™essenziale legame tra il valore morale di un atto e il fine ultimo dellโ€™uomo [โ€ฆ] che la via al fine รจ segnata dal rispetto delle leggi divine che tutelano il bene umano. Solo lโ€™atto conforme al bene puรฒ essere via che conduce alla vitaยป.

Davide Rizzo
Delegato nazionale Mpv
Presidente Mpv Marche, Cav Marche (FederVitaMarche)

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