Buone notizie dal mondo della ricerca per i malati di diabete: la quotidiana puntura di insulina potrebbe presto venire sostituta da una semplice (e indolore) pillola. Lo dice il team di scienziati statunitensi della Niagara University che hanno condiviso i risultati dei loro test al 252esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society (Acs) che si è svolto a Philadelphia.
“Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia chiamata Cholestosome* – spiega Mary McCourt, fra i coordinatori del gruppo di ricerca – che è una particella neutra a base lipidica in grado di fare alcune cose molto interessanti”. Il più grande ostacolo alla somministrazione di insulina per via orale è farla passare intatta attraverso lo stomaco: il suo ambiente ostile e altamente acido, infatti, fa sì che degradi prima di avere la possibilità di spostarsi nel flusso sanguigno, dove è necessaria per combattere l’eccessivo livello di zuccheri presenti.
Negli anni sono stati fatti diversi sforzi per superare questo ostacolo, come l’insulina inalabile. Il trio della Niagara University – McCourt e i colleghi Lawrence Mielnicki e Jamie Catalano -, utilizzando le vescicole di Cholestosome sviluppate nel loro laboratorio, sono riusciti a incapsulare con successo l’insulina. Le nuove vescicole sono fatte di molecole lipidiche naturali che, una volta assemblate in sfere, formano particelle neutre resistenti agli attacchi degli acidi dello stomaco. Raggiunto l’intestino, il corpo li riconosce come qualcosa che deve essere assorbita e le vescicole passano intatte nel flusso sanguigno; una volta nel sangue, le cellule le prendono e le rompono, rilasciando infine l’insulina.
Ora il team prevede di condurre ulteriori test su animali, per poi stringere nuove partnership e arrivare alla sperimentazione sull’uomo. Secondo l’Oms, sono circa 346 milioni le persone affette da diabete in tutto il mondo; più dell’80% delle morti correlate a questa patologia avvengono in paesi a basso e medio reddito. Le cifre dell’Istat riferite al 2010 rivelano che è diabetico il 4,9% degli italiani (5,2% delle donne e 4,5 % degli uomini), pari a circa 2.960.000 persone. Il numero è aumentato di quasi 1 milione in 10 anni, passando da meno di 4 italiani su 100, a 5 su 100. Il costo che il Servizio sanitario nazionale si trova a sostenere per il diabete è divenuto elevatissimo: ben 1 milione di euro ogni ora, per un totale di 9,2 miliardi di euro l’anno, pari al 9% di tutte le risorse a disposizione per la sanità del nostro Paese.